Si' viaggiare...

Perche' quando viaggi, finisce che ti trovi in una macchina, al confine tra Paraguay e Argentina, su un fiume cosi' largo che sembra un mare, con un paraguyano che ti ospita, e che adora Demis Roussos. Quindi tu sei li' con lui e M, in macchina, e c'hai Demis Roussos che ti gorgoglia disperato nelle orecchie, pure nelle viscere, visto il volume, e canta mou de qua, e mou de la'. E tu ti ricordi di una delle tue prime, bellissime gite da barbona, quella volta che passasti settimane in giro per le isole greche col tuo ragazzo di dieci anni fa, dormendo in spiaggia (talvolta nella cacca di capra, se si arrivava nel buio.) Ti ricordi che tutte le isole hanno un posto chiamato Skala, ti ricordi che i greci sono simpatici e ubriaconi, ti ricordi di quando conoscevi meglio loro dei turchi.

Ti ricordi anche che sei tornata coi capelli bianchi dopo piu' di un mese e mezzo cosi', con un dreadlock involontario che sembrava una coda di scoiattolo e la pelle color cuoio. E che tua madre, quando ti  ha aperto la porta a Milano, ha detto: ossignore, ma che e', sei una barbona! 

E tu hai detto: eggia'. Presagio dei tempi a venire.

A ognuno la sua madeleine.

5 comments:

  1. adoro quei momenti improvvisi di vertigine da intensità e consapevolezza. e chissà perché mi succedono (quasi solo) in macchina

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    1. pensa che io non guido neanche! pero' si', a me succede molto quando viaggio in treno o autobus. ascolti musica, guardi fuori, e pensi, pensi tantissimo. se scrivessi qui tutte le cose a cui penso in quei momenti, questo blog sarebbe molto piu' introspettivo.

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  2. Quello della cacca di capra non mi suona nuovo... e se non sbaglio c'era anche il cadavere di una capra in una grotta...

    ciao vagabonda :)

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    1. si, che memoria, Elena! E' vero! Il tempo che passa. Fa pensare, eh? Anche ai cadaveri di capre morte :D

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