Grugno


'sti giorni sto così. E' calato l'inverno. Le massime sono a tre vertiginosi gradi. Alle quattro e mezza fa buio, e la mattina quando mi sveglio non ci ho voglia di andare in ufficio. Questa è la stagione in cui mi rendo conto che io adoro insegnare, e che stare al computer mi fa sminchiare da morire, che non ci ho voglia di avere giornate lunghe 12 ore perché non dormo e i miei ritmi sono sballatissimi. Ugh. Scazzo cosmico. 
E poi sono andata a Londra a passare il uichènd con uno dei miei migliori amici e c'ho le stesse malinconie che mi vengono dopo che saluto mia nonna - ora che ci penso, glielo dovrei dire, sono certa che lui si rallegrerebbe di essere importante per me quanto mia nonna. Comunque. A Londra c'erano a) 10C più che qui, b) persone che mi parlavano a caso nella metro e in aereo c) meno gente col grugno. Mi sa che è l'inverno viennese che ti cala addosso come un coperchio di ghisa. Altro che Milano. Però sempre meglio di Novosibirsk, o anche solo di Berlino. Consoliamoci così, che altro fare?

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