Ma vai a lavorare, vah.

Vai a lavorare, Natalia. Vai a lavorare, a tradurre il tuo avvincente manuale sul progiect manadgment, invece che sistemarti i blog che leggi dentro google reader e stare in panciolle. 

Ora lo faccio, mangiando al computer mentre aspetto la mia studentessa che arriva alle ore 14. Lo giuro. Poi quando lei se ne andrà, andrò in biblioteca e lavorerò lì, stimolata dall'esser circondata da gente che studia e impara roba e fa cose produttive. Ieri di fianco a me c'era un tizio barbuto che leggeva An Introduction to German Philosophy e aveva appunti interessantissimi in tedesco e in inglese, quindi leggibili, ahimè. Quindi, oggi devo tentare di sedermi di fianco a uno dei tanti nutriti gruppetti di arabi o turchi che studiano lì. Così non butto l'occhio.

Questi giorni a casa noncelapossofare! Mi cala l'abbiocco, è troppo buio! C'hossonno :( 

Però prima scrivo una mail a M., che non l'ho ancora sentito, oggi. 

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