Eccomi di nuovo. Non è che ho scritto un blog dai minuti contati per essere spiritosa. L'ho scritto perché sapevo che la mia motivazione è costante e stabile quanto un governo democristiano. Ecco.
Comunque. Parliamo di cose più amene.
Uno dei miei posti preferiti in questa città è l'Altes AKH, cioè il vecchio AKH. Questo acronimo significa ospedale generale (Alllgemeines Krankenhaus).
Ospita le facoltà umanistiche: tutte le lingue - che includono tutto dalla germanistica al tibetano; l'istituto di Studi Culturali; alcuni istituti di Sociologia.
Pullula di futuri disoccupati dall'aria toffa (vedi post "Oppure..." se non sai cos'è un toffa), con i dread, i vestiti indiani, le bisacce o i dread o tutte le cose suddette. Naturalmente, quando ci vado, mi sento a casa. Come non potrei, in mezzo a gente che studia cose ormai reputate inutili quali la letteratura e la società di posti lontani e poco produttivi come il Tibet, la Colombia o l'Africa occidentale? Io ho fatto la stessa cosa.
Ci vado spesso quando ho finito di lavorare, e mi si rilassa finalmente la testa, è a una sana ventina di minuti a piedi da casa mia e mi mette addosso la pace dei sensi. Ci abbiamo portato anche degli amici quando sono venuti a trovarci, e ha fatto lo stesso effetto anche a loro - specie il cortile con le fontane e il giardino zen davanti all'istituto giapponese.
E' anche il posto dove per la prima volta invece che sproloquiare, smadonnare, digrignare i denti e incazzarmi, in una gelida notte di febbraio mi sono ritrovata a pensare che la neve, anche se fa freddo, anche se fa arrivare il tram un pochino in ritardo, non è così male, se è gestita con criterio come fanno qua. Continuo a detestare la neve di base, ma qui sto imparando ad apprezzarne anche la bellezza. Cosa che riesco a fare solo da quando ho comprato le scarpe adatte.
Comunque. Se venite a farvi una gita qui, andateci. L'altes AKH è un posto carinissimo, vicino al centro - circa 20 minuti a piedi dal ring (Schottentor.) Se venite d'estate, ci sono ristoranti, pub, e un sacco di altri posti carini dove passare un po' di tempo. Anche un sacco di panchine per osservare il viavai di gente - quel che mi piace lì è proprio che è aperto a tutti, e i passanti sono di età tra gli 0 e i 90 anni. Naturalmente, quando vedo questi ultimi, io mi sento a casa.