Lo so, che non è ancora Natale, però ci siamo quasi. Cioè, è quasi Dicembre, no? E io sto scrivendo in canotta,  in questo momento. Il vibrione per fortuna è partito quasi del tutto, e oggi sono uscita.
A godermi l'aere primaverile.
Ora.
Lo so. Lo so, che voi siete uomini e donne di mondo e vi starete dicendo

Vabbè Natalia, non fare tutte ste scene che lo sapevi anche tu, che in quell'emisfero ora fa caldo.
Che ora è primavera, lì. Ci sei andata per questo, crétina.

Giusto. Vero. Peró vedere le decorazioni di Natale, gli alberi e i poster a tema natalizio con tra 25 e 31C di giorno, a me mi sconvolge un po' la psiche. Che come sapete, è facile da sconvolgere, comunque.

Ancora non ho idea di dove sarò a Natale, so che mi mancherà la mamma, e anche la nonna e la zia e tutta la mia microfamigliola e anche quel fagiolo alloggiato nella panza di mia cognata. Mi mancheranno pure i ravioli della nonna e il nebbiolo di mio zio.

Quindi, voglio sperare di essere in un luogo sommamente figo per avere qualcosa di cui rallegrarmi che non sia solo che qui fa più caldo. Che peraltro è già una gran cosa di cui rallegrarsi.M

Non ho ancora scritto una minghia di più elaborato su Montevideo, che continuo a trovare adorabile, o su Colonia del Sacramento, al di là del fiume da dove sto ora, che è una meraviglia, conservata da dio, e con l'aria così pulita che di notte sul fiume è pieno di lucciole.
Tipo che con tutte quelle lucciole, ho avuto una crisi di risate come a Iguazu. Bellissima Colonia!

Devo scrivere più spesso, è che spesso non ho accesso a computer e compagnia bella.
Prometto di fare i compiti presto!
Ordunque, eccomi qui, ci sono ancora, anche se il computer si e' rotto una settimana fa, dunque da un po' non scrivo: al momento lo sto facendo dalla iPad del nostro amico qui a B.A., e' scomoderrimo perche' lo stupido aggeggio cerca sempre di autocorreggermi!

Ripareremo presto l'aggeggio, spero.

Buenos Aires mi piace assai. Pero' mi ha anche regalato uno splendido raffreddore. Vi scrivo da sotto un piumino in questo momento. Mal di testa, molto tempo per pensare, e oggi, forse perche sono malaticcia mi mancano molte persone, oggi.

Mi mancano alcune persone viennesi, per esempio. Mi mancano persone in Italia e anche persone altrove.

Bleurgh. Come essere lagnosi anche in primavera: evidentemente a novembre ci ho sempre il momento down.

C'entra di sicuro anche l'aver scoperto che il cugino incinto diventera' babbo di un maschietto, e io sono lontana e non posso festeggiare. Sono una sega a fare la nomade. Nomade una cippa, ecco!
blogvacanza.com
Io sono milanda. Lo sapete, questo, no? Milanda, mezza romana si', ma cresciuta tutta la vita a Milano. Con tanti pezzettini di Britannia mischiati insieme all'accento deroma del mio babbo.
Pero', senza dubbio, quando mi chiedono di dove sei in Italia, dico Milano, perche' e' il posto dove ho passato piu' anni della mia vita. Piu' di meta'.
Bene.

Quando viaggio, io, di milanesi - o di italiani, a dire il vero -  non ne incontro mica tanti. Intendo dire, di gente che vive via. Ci sono molti ragazzi del sud che dicono beh, se devo andare allora vado un po' piu' lontano (come la mia amata amica Effe, a Vienna), ogni tanto incontri gente delle belle campagne del centro Italia, che decide di andare a farsi una gita. Milanesi, pochi. Ogni tanto mi chiedo dove siano, perche' non e' che ce ne siano pochi, di milanesi.

Montevideo ha deciso di contraddire tutte le mie esperienze passate: Montevideo e' a) pienotta di italiani, per un posto cosi' lontano e cosi' fuori dalle mappe di cio' che e' cool, b) questi italiani sono per la maggior parte del nord, almeno quelli che ho visto io e soprattutto c) una sorprendente percentuale di essi e' di Milano!

Tipo, da piazzale Corvetto alla piazza dell'Intendencia di Montevideo.

Il migliore pero' e' uno dei due ragazzi che hanno l'ostello dove sto ora, Andrea (l'altro ragazzo e' di Padova, uno organizzatissimo, mai andato in vacanza in ostello e ha un ostello splendido per intuizione.) 
Mica sono venuta per loro, sono venuta perche' il posto aveva buone recensioni e una buona posizione. 
Bene. 
Andrea, che e' mezzo uruguayo, e' cresciuto al Gallaratese, a Milano. 
Andrea ed io siamo cresciuti a una fermata di metropolitana di distanza l'uno dall'altra. Siamo anche andati nella stessa scuola, prima che lui, che ha un paio d'anni piu' di me, lasciasse l'Italia per l'Uruguay insieme al suo babbo.

Questo pianeta, ragazzi miei, e' un sassolino. Mi fanno troppo ridere queste coincidenze!
tripadvisor.com
Ve l'ho detto, no, che amo il mare? Varie volte. La mancanza di acqua, la lontananza dell'acqua, e' una delle cose che detesto di Vienna. 

Bene, da qualche giorno ho lasciato Montevideo, a fatica, e sono in un posto che faro' ancora piu' fatica a lasciare: Punta del Diablo. Popolazione, 700 persone, piu' i vari surfisti in transito, e le 20 persone che stanno nel mio ostello. Siamo in bassa stagione, quindi non c'e' un cane, qui. E' il villaggio di pescatori che e' davvero. Per certi versi ricorda la Sardegna, o la Sicilia orientale: ci sono dune bianche, mobili, la vegetazione e' bassa, cespugli, arbusti e poco altro. Crescono la lavanda, il rosmarino, le buganville, gli hibiscus, molte rocce in riva al mare. 
In giro ci sono un po' di persone, molti cani randagi, qualche pinguino e qualche foca, pare ci siano le balene in mare, ma io non le ho viste.
Da che siamo qui il tempo e' freddo e ventoso, ma non importa, perche' aggiunge fascino alla scena. Odio sembrare una cojona lettrice di Paulo Coelho che dice boiate sull'energia, ma c'e' un'ottima energia, qui. 

Nel senso che:

  1. io a pochi giorni dall'anniversario della morte di mio padre sono tranquilla come non lo sono mai stata.
  2. l'Asburgico e' calmo e non smania per fare cose.
  3. Ieri ho camminato per circa 7 ore e non mi sono lamentata e non ho detto che palle la natura uffa aridateme un museo d'arte contemporanea o un caffe' vi prego.
  4. Il fatto di essere in un paese che e' un buco non mi annoia per niente, anzi, mi piace.
  5. Quando arrivo in cima alle rocce spazzate dal vento invece che pensare oddio adesso casco de sotto attenta Nat, non faccio altro che ridere come una iena perche' la scena che ho davanti e' cosi' oceanicamente stupenda che che altro posso fare, povera me.
  6. Il tempo demmerda non mi frustra. Reagisco armandomi di te' fumante, mate, libri, e chiacchierando con gli altri ospiti e anche con gli adorabili uruguyani proprietari di qui.
Cioe': mi piace cosi' tanto che non voglio tornare a Montevideo. Natalia non vuole tornare in una citta'. Roba mai vista e mai sentita, no?
D'altra parte, neanche voi vorreste tornare da un posto cosi', dico io.

Gabriel Carballal
La radiolina che e' nella mia testa - lo so, lo so che ne abbiamo tutti una. Nevvero? - da qualche giorno non fa altro che chiamare Fabrizio De Andre' e cantare nella mia testa tutte le sue canzoni piu' marine, tipo Oceano, appunto. Col Kindle ho comprato Ossi di Seppia di Eugenio Montale e oggi in giardino  lo leggevo, avvolta in una coperta col vento addosso, e invece che smadonnare per il freddo, bevevo mate e mi sentivo la persona piu' fortunata del mondo.
Ve l'avevo gia' detto, che adoro il mare?
Mario Benedetti, poeta nazionale uruguayo (Wikimedia)
Sono ancora viva. Davvero. E' solo che mi piace cosi' tanto, l'Uruguay, che sono sempre a spasso.

A Montevideo ho fatto festa. Tanto. C'ho avuto i postumi. Spesso. E quando non avevo i postumi, andavo a farmi una passeggiata in una zona a caso della citta', col bikini e un pareo in borsa. E a fine giornata, andavo in spiaggia ad affogare gli eventuali postumi residui, a nuotare in un fiume che sembra un mare, e a parlare con vecchi uruguayani assortiti.

Il Vecchio: freddo in acqua, eh?
Io: essi', ma con 33C all'ombra direi che va bene, signore.
Il Vecchio: ma non sei di qui. Di dove sei? No, fammi indovinare.
Io: occhei.
Il Vecchio: sei troppo chiacchierona. Non sei uruguayana. Men che meno argentina.
Io: eh no. 
Il Vecchio: sei brasiliana!
Io: eh, no. Europa, signore, Europa.
Il Vecchio: aaah bene. Non del nord, strilli e sghignazzi troppo.
Io: esatto.
Il Vecchio: sei italiana! Sei troppo chiara per essere spagnola o greca.
Io: bravo!
Il Vecchio: ma io di cognome faccio Cremona! Che coincidenza! Mio nonno era di Parma.

E via a chiacchierare. Mi racconta che e' vedovo, ha vissuto in Spagna per 30 anni a causa della dittatura, e che ha attraversato la foresta amazzonica con la moglie una quarantina d'anni fa, e che faccio bene a fare la gita che sto facendo, che sono giovane e bella (dice lui.) E poi mi dice anche che sta per vendere le sue cose qui, e che andra' a vivere nei Caraibi, che e' un posto migliore per morire, per un vecchio come lui. Almeno moriro' al caldo, circondato da belle donne da guardare e tanta gente con cui parlare.
Lui dice che no, ma sono ciarlieri, gli uruguayani. Sono come dei paraguayani ciarlieri, cioe' gentili, ma non riservati, come i paraguayani. Sono meno sboroni degli argentini, e c'hanno la flemma, flemma che esemplifichero' tra qualche riga.
Come mi ha detto un altro vecchio:

Eh, mamita, qua sai che e' venuto Julio Iglesias qualche mese fa, all'hotel centrale, no? Con le guardie del corpo, e' venuto lui. E' uscito a fare jogging con le sue guardie, e mica c'era nessuno, ad aspettarlo. Mica la folla, per lui. Quando e' venuto John Lennon, no'spetta, quello l'hanno ucciso, l'altro, Paul McCartney, anche lui, con le guardie. Ma non c'era nessuno! Mica ci agitiamo per queste cose, noi. A proposito, ti ho detto che la mamma del mio migliore amico era italiana, da bambino! A fine pomeriggio lei gridava Vieni qui, subitooooooooo! E il mio amico correva. Mica si scherza, con voi italiane. 

Li adoro. Davvero. Non me ne voglio piu' andare, sono solo triste perche' il costo della vita qui e' troppo alto per poter restare molto a lungo senza lavorare. Una delle missioni in questo anno e' imperativamente NON prosciugare il conto in banca di Natalia in maniera totale ma solo parziale. Per evitare sbattimenti. sapete.

Ora siamo a Punta del Diablo, sull'oceano Atlantico, in un ostello splendido aperto da gente della nostra eta', di qui: lei ballerina, lui regista. Entrambi stufi di vivere a Buenos Aires facendo la fame, sono venuti a vivere qua e hanno aperto un posto bellissimo. Punta del Diablo nel prossimo post!
wikimedia commons
Sono qui da meno di ventiquattro ore.
Ho passato la mattinata in spiaggia, e basta. Passeggiato sul mare. E basta.
Pero' credo che sia ammore. O qualcosa di simile.