Ci sono ancora, eh. La mente debole non ha ceduto.

E' solo che l'autunno mi butta giù. O meglio, inverno, chiamiamolo inverno che tra tre giorni ci siamo - anche se, ragazzi, meraviglia, a Vienna ancora niente neve e siamo ancora quasi costantemente sopra 0 gradi. Splendido. 

Sì ecco in questo lungo periodo, durante il quale i miei ferventi lettori sicuramente si saranno dannati l'anima chiedendosi dove diavolo sono, beh, ho lavorato come una poraccia - che in autunno è normale, e per un frilèns cosa benvenuta, dopo la povertà estiva e la privazione natalizia. Che quando gli altri sperperano a comprare minchiate, noi insegnanti si lavora di meno e per fortuna che sono una specie di senzadio che non fa regali di Natale a nessuno e non ne vuole ricevere. Se no sto mese il mio guadagno era a tipo -qualche€. Ecco sì, lavorato bene e anche troppo, dormito, pochissimo, tossito, moltissimo, cancellato lezioni perché non mi reggevo in piedi, qualche volta, ma non tanto quanto l'anno scorso. Il potere suo, è quel che devo ringraziare per questo. 

E poi sì, insomma, sono annoiata. Un pochino. Il mio spirito di osservazione è abbioccato, ma mi sono successe un paio di cose interessanti che prevedo di raccontare qui, una delle quali riguarda un enorme giovane africano che mi ha inseguito correndo sulla circonvallazione di Vienna dandomi della troia razzista perché l'ho guardato male quando ha provato ad approcciarmi per strada, invece che lasciarmi raggiungere casa mia e il mio cibo che aspettava di esser divorato in due secondi netti prima della prossima lezione. Io di solito parlo ai pazzi e agli svalvolati e ascolto tutti, ma non quando ho fame e fretta e freddino. Lui, un elegantone, eh. Elaborerò meglio. Testadicazzo. Ha beccato la tipa sbagliata per fare la vittimadegliaustriacipocoamichevoli.
Però ora taglio qua. Perché sto leggendo un articolo fighissimo e lo voglio finire, e sono pigra. 

C'ho il prurito ai piedi. Leggo di tutti 'sti barboni che viaggiano lavorando, preferiscono chiamarsi digital nomads che fa più figo, e io qua, in Asburgica, da molto, mooolto più tempo del previsto. Noto il prurito ai piedi da quanto spesso visito Lonely Planet e Kayak, e dalla frequenza di lettura di libri di Tiziano Terzani o Pino Cacucci. Stupido cervello! 

2 comments:

  1. l'anima raminga a volte si azzittisce, ma non dura... (son quasi tre anni che sono in stasi, massimo spostamento: mantova..... dici che devo preoccuparmi?)

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  2. benvenuta Vi! che bello vederti. almeno qui O_O sì sì, preoccupiamoci! tutte e due ferme da tre anni, quasi, stessa quantità di tempo. ma se il tre è il numero magico lo scopriremo! io vivo intrappolata come uno yo-yo tra Milano e Vienna. anzi no. diciamo che quelle sono le due destinazioni più frequenti, ma sono comunque sempre in posti europei e piuttosto ordinati! dove non prendo malattie improbabili!

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Dimmi, dimmi tutto!