Viva e vegeta

Rieccomi, forse.

Dall'ultima volta che ho scritto è passato un sacco di tempo, tra una cosa e l'altra è già un anno e mezzo che sono arrivata qui, e non mi sembra vero.

Un anno e mezzo in cui ho imparato da zero un lavoro nuovo, che non volevo imparare, ma che ho dovuto accettare per avere insieme un visto e abbastanza vacanze da rendere sopportabile la lontananza dalla famiglia. Ho imparato un lavoro nuovo, però, ce l'ho fatta, io che per anni nelle scuole di lingua ho sempre evitato i corsi per bambini, perché non mi interessava, perché insegnavo agli adulti perché sono soggetti con cui puoi ragionare, con una storia e cose da raccontare. 

Un anno e mezzo in cui sono tornata due volte in Italia, e in cui ha iniziato un poco a rodermi, di non aver mai abitato da grande, lì, di averci tentato solo in una condizione molto difficile, in un momento difficile. Due volte durante le quali ha iniziato a insinuarsi la domanda, e se...? Perché una cosa ve la posso dire: vivere in UE da stranieri è difficile, ma viverne al di fuori, ti fa sembrare quello acqua di rose, perché in fin dei conti, puoi vivere liberamente dove vuoi, all'interno della UE. Qui, no. Qui, devi trovare un lavoro che ti dia un visto, se non vuoi finire in situazioni cialtrone.

Un anno e mezzo durante il quale c'è stata la presa di potere da parte di un gruppo di persone, qui, che ha detto che sarebbero rimaste giusto il tempo di calmare le acque, e invece sono ancora qui, non si sa quando ci saranno le elezioni, e intanto ragazzini poco più che ventenni (o minorenni) vengono mandati al gabbio per aver detto, o scritto, una cosa che non andava bene. Ed è a causa del gruppo di persone qui sopra che tu accetti lavori che, magari, non ti convincono fino in fondo, e abbandoni per la prima volta la tua vita di povera ma bella (e libera) per una da un po' meno povera, ma non troppo, non libera, e naturalmente sempre bellissima. 

Un anno e mezzo durante i quali ho goduto le prime ferie e le prime malattie pagate della mia vita. 
Un anno e mezzo dove ho avuto la conferma che, nonostante al momento gli europei siano impegnati a scannarsi tra loro, l'Europa esiste. Sullo stesso tema, ho sempre più la conferma che anche se sono occidentali pure loro, i nordamericani potrebbero essere di un'altra specie.
Un anno e mezzo nel quale un sacco di persone, troppe, sono andate e venute nella tua vita bangkokiana, e la cosa comincia a farti male, perché tu sei una di quelle persone emotivamente inadatte al turbo-espatrio extraeuropeo.
Un anno e mezzo in cui ancora più di prima hai capito che se vivi in un posto dove la storia viene rasa al suolo per farci condomini e centri commerciali a ritmi incredibili, sarai sempre un po' malinconica. Un anno e mezzo durante il quale hai cominciato ad annoiarti degli spazi espositivi ed artistici indipendenti, che ti fanno mancare le grandi mostre europee.
Un anno e mezzo durante il quale hai visto tua madre solo due volte, certo per lungo tempo, ma solo due volte.

Ma anche: un anno e mezzo vissuto con la piscina, senza l'inverno, dove quando ci sono 18C pensi "che freddo", dove hai abbastanza spesso l'occasione di andare a prendere il sole nel tuo condominio e le linee del bikini non vanno mai via; durante il quale hai provato cibo di tutto il mondo, e hai deciso che l'Asia è il continente supremo per quanto riguarda il cibo, e che quello italiano è fuori concorso perché quando lo mangi è come la madeleine di Proust, a prescindere; durante il quale il problema principale è stato dove andare a fare colazione la domenica mattina, e non chiedersi se andare a fare questa colazione non fosse troppo costoso. 

Un anno e mezzo durante il quale hai visitato spiagge che altri attraversano il mondo per vedere durante un weekend; l'Indonesia, la Malesia e il Giappone, e ti sei innamorata patologicamente di quest'ultimo. 

Insomma, sono sparita perché stavo esplorando la città, tentando di stringere amicizie, e stavo imparando un nuovo lavoro da zero.
Il lavoro l'ho imparato. Le amicizie le ho strette, ma in questo porto di mare, spesso ripartono dopo pochi mesi. La città l'ho esplorata, in lungo e in largo, ma ora ho di nuovo voglia di leggere libri, e forse quest'anno sarò meno esausta dell'anno scorso nonostante dorma pochissimo. Forse quest'anno riuscirò di nuovo a scrivere... Speriamo. L'ultima volta, a Vienna, mi ha portato solo bene, e belle persone, scrivere. 

10 comments:

  1. Ecco, ci manchi! Avrei un sacco di cose da dire su questo tema, ma magari te le dico in privato! Però tu scriviiiii!

    ReplyDelete
  2. Che bello leggerti di nuovo! Anche io latito, lo so. Il motivo principale per cui non scrivo più è che mi manca il confronto. Se non mi appassiono ad altri blog, ho meno voglia di scrivere anche io il mio e ultimamente infatti non ho trovato molte cose interessanti in giro. Magari però lo faccio anch'io un bel post di aggiornamento.
    Ah, sono in partenza per il Vietnam (in realtà manca ancora un mese): hai consigli?

    ReplyDelete
    Replies
    1. E' lo stesso per me -- sto cercando di ricominciare a leggere i blog invece che perdere tempo con facebook e affini. I blog, specie quelli di altri (e soprattutto altre) che vivono all'estero sono un modo per sentirmi meno sola, e più capita. Cercherò di leggere e di scrivere di nuovo di più.
      Ma per andare in Vietnam, passi da Bangkok?

      Delete
    2. No, volo diretto per Hanoi. Che poi anche Cecilia (magari oltre al suo commento ne legge un paio anche più in giù: Ciao Cecilia!) non scrive più tanto....

      Delete
  3. Ecco, allora adesso continua a scrivere e raccontaci tante cose, please.

    ReplyDelete
  4. Sono contenta di avere tue notizie, è passato davvero un sacco di tempo.

    ReplyDelete
  5. Scopro solo ora il tuo blog, ho letto due post e già l'ho messo fra i preferiti :)

    ReplyDelete
  6. Silvia e Ciccola: ci provo, e poi cominciano a apparire le bombe. Porca troia, o no?

    Trentanni: ma benvenuta, ho visto che vivi a Barcellona. Io sono ANNI che vado dicendo che sarebbe un bel posto, quindi ora mi leggo quel che hai scritto perché hai visto mai che tra perplessità varie con bombe in allegato, tra un annetto mi andrà di levare le tende?

    ReplyDelete
  7. Ho sentito la notizia ma ero in Francia, non ho capito subito cos'è successo ma ti ho pensata. .. che brutta cosa.

    ReplyDelete

Dimmi, dimmi tutto!