Intanto, scusate la sparizione. Ma il Cile è stato un ambiente propizio alla disintossicazione da Internette. Figuratevi che non ho neanche chiamatoLa Santa Genitrice per quasi un mese, insomma. Però, a grande (seeeeee) richiesta, rieccomi.
Vediamo, quindi, cosa ho imparato finora:
- A non andare in panico quando vedi lo Scarafaggio Gigante dei Caraibi, che vola pure, o i suoi fratelli minori argentini. Impari che hai tre alternative: dargli un nome, e conviverci; agguantare lo spray, se disponibile, e ucciderlo. Se manca lo spray, agguanta la scarpa (se puoi, non la tua, ma una piu' grande) e percuotilo, finche' non smette di muoversi. In Cile, incredibilmente, non ho visto neanche uno scarafaggio. Per questo, mi piace molto.
- Impari che il sapone di marsiglia e' il migliore amico di ogni donna. Impari che l'Omino Bianco ti aiuta sempre, anche quando un cameriere distratto ti versa sui pantaloni una generosa quantita' di zuppa di pesce (che non hai mangiato tu, tra l'altro, ma quello che sedeva a quel tavolo prima di te.) E' importante, quando hai con te solo tre (3) paia di pantaloni per un viaggio di un anno circa.
- Cominci ad apprezzare il mate, che prima ti faceva arricciare la faccia. Questo ha ottime conseguenze sui tuoi rapporti sociali con la gente che passa per strada in Paraguay, Uruguay ed Argentina (e anche in Cile, se vengono da famiglie più working class, da quanto ho capito.)
- Impari che il fatto che a te non sembra piu' di essere bionda, dato che ti sei colorata i capelli dopo mille elucubrazioni, non significa che i quindicenni cileni siano d'accordo, e che per questo non ti dicano, appunto, ciao bionda. Mimetismo una sega.
- Dovunque tu vada, in Uruguay, Argentina o Cile, incontrerai un tedesco (o vari) in gita.
- Dovunque tu vada, in Uruguay, Argentina o Cile, incontrerai un francese (o vari) in gita.
- Dovunque tu vada, in Uruguay, Argentina o Cile, incontrerai un brasiliano (o vari) in gita.
- I brasiliani che viaggiano in Sudamerica, spesso, sono dei cafonazzi. Forse è perche sono i riccastri a viaggiare, quelli che credono che tutto gli sia dovuto. Questo ti rende triste, a te, che volevi imparare il portoghese proprio a causa della loro musica, e scegliesti lo spagnolo perché sei pigra e pragmatica.
- Gli unici italiani che incontrerai, sono immigrati nel paese in questione, e non in gita (con cinque eccezioni, tre delle quali solo in Cile. Agli italiani, piace il Cile, pare.)
- Se ti scappa tantissimo la pipi' , perche' sei in giro da ore, le universita' e i musei sono ottimi posti dove risolvere il problema, con la carta igienica e il sapone.
- A proposito di scarichi, e' vero che qui l'acqua gira davvero in senso contrario che nell'emisfero nord. Lo so che non e' una leggenda metropolitana, ora. A scuola, durante le ore di scienze, guardavo troppo fuori dalla finestra e troppo poco verso la lavagna. Che vi devo dire. Il mondo fisico, quindi, e' pieno di sorprese, per me.
- Sopravvivere alla terribile mancanza di biscottini Mulino Bianco (durante le trasferte europee spediti da quell'ufficio FAO che e' La Genitrice) e della Nutella e' piu' facile, quando puoi ingerire quantita' industriali di dulce de leche.
- In Uruguay ed Argentina, e' pieno di uomini coi riccioli spettinati.
- In Cile, le donne hanno molto spesso il rossetto rosso. Anche quando sono in tuta, a comprare le verdure al mercato.
- Spendere soldi in cibarie e' molto piu' soddisfacente e saggio che spenderli in bevute, come fanno un sacco di viaggiatori, e fa durare il tuo viaggio più a lungo.
- Se sei disordinata, e' difficile tenere in ordine pure un piccolo zaino da 50L.
- Corollario del punto 16: un pettine puo' sparire senza lasciare traccia (neanche nella stanza che stai per lasciare), e disorientarti per giorni interi, per poi riapparire in fondo allo zaino piccolo, dove tu l'avevi già cercato bestemmiando.
- Le famiglie francesi sembrano specializzate nel ridacchiare e parlare a voce alta in posti inappropriati, quali il Museo della Memoria di Santiago e il D2 di Cordoba, entrambi luoghi dove i temi principali sono le sparizioni e la tortura. (Mi domando se non siano come i cinesi, che ridono per celare l'imbarazzo, o che so io.)
- In Cile è più facile incontrare animali viventi che in Uruguay.
- Sono una sega, e non sono capace di buttarmi a capofitto nell'oceano: mentre dei seienni cileni sguazzano felici, io sono costretta a contemplarli dalla sabbia, con uno scialle a coprirmi le spalle dal folle vento della costa pacifica. Che sfigata.
- Nel cono Sur, tutti prendono in giro il proprio vicino, ma in fin dei conti si vogliono comunque bene tra loro, e sputacchiano sull'imperialismo culturale ammericano.
Continua il tuo viaggio! Aspetto altre chicche come questa!
ReplyDeleteMi stai dicendo che quando andrò in Sud America sarò avvantaggiata perché il mate mi piace un sacco (merito di un amico argentino)?
ReplyDeleteTu continua ad andare a zonzo, e a darci questi breviari del viaggiatore provetto, che fa sempre comodo :)
Alex V
grazie ragazze! sì sì, a me piace sempre condividere le boiate dell'antropologo da strapazzo qui con voi...
ReplyDelete@Alex: certo! il mate è sempre un buon modo di avvicinare gli sconosciuti.
@hottanta: cercherò di latitare meno, allora!
nessun commento sul tuo kindle?
ReplyDeletesono appena rientrato dal Brasile dove ho fatto un viaggio con gli amici di sudamerica life. Fantastico
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