L'espatrio e il nostro corpo, o Bangkok ti fa bella

Ve la ricordate quella canzone dei Litfiba?

A me neanche piacevano tanto, i Litfiba. Mi stava sui coglioni, Piero Pelù, con quelle sue barbe e basette ridicole. 

Ciononostante, questa canzone mi viene in mente spesso, da che vivo qui. A dire il vero, mi viene in mente ogni volta che cambio città, perché con la città cambiano anche:

* il clima

* l'alimentazione 

* la topografia 

* i mezzi di trasporto.

Ormai ho abbastanza cambi di città, più il viaggione, su cui basarmi per farne praticamente una scienza esatta. 

Non sono una di quelle persone che hanno sempre la stessa forma, che sono sempre se stesse. Il posto dove vivo influenza di brutto il mio aspetto, il che è una cosa molto interessante. Non mi è mai interessato molto, il mio corpo, finché non sono andata a vivere in Turchia, e ho visto oggettivamente che quello che faccio o non faccio lo cambia davvero. (A Milano, non so perché, ma lo notavo meno.)

Ma di brutto.
Sono il tipo di persona che ama troppo il cibo, il vino (o la birra e i cocktail, come qui) e il divertirsi per preoccuparsi troppo delle calorie. Delle calorie me ne frego -- semplicemente da che vivo in Thailandia ho una guerra permanente contro lo zucchero, anche perché sono una bevitrice di mate amaro. Quindi le cose iper zuccherine mi fanno stare male, a prescindere dal fatto che fanno male. 

Lo yoga all'epoca iniziai a farlo un po' per il mal di schiena, e un po' perché il mio amico Ernesto mi vedeva stressata dalla rottura dopo la mia prima relazione lunghetta, almeno per una ventenne, e mi aveva detto: magari ti calma. Lo yoga mi era piaciuto subito, ma a Milano non me lo potevo permettere, come tante altre cose.

Ma veniamo al tema: l'espatrio e il nostro corpo. 

A Istanbul, ad esempio, era cambiata la forma del sedere, quasi subito. Perché? Perché abitavo a Beyoğlu. Chiunque abbia visitato la città e passeggiato a Beyoğlu si sarà trovato ad avere un mal di gambe tremendo, perché è tutta colline -- e io vengo da Milano. Che praticamente è Olanda, da quanto è piatta, le uniche salite sono i ponti sulle ferrovie. 

A Istanbul, mi era venuto il culo a mandolino a forza di scalare colline, e poco altro. Il resto rimasto invariato. Al contrario di molti, per fortuna, non sono ingrassata di dieci chili in un anno, proprio perché abitavo nella città vecchia e mi ero trasformata in una capra scalatrice. 
A livello di vestiario, ero relativamente femminile, ero ancora ggiovane dunque ancora in fase maschiaccia, ma il clima mite a partire da marzo più gli ormoni turchi e non che volavano invisibili nell'aria mi avevano reso molto fimmina. 

A Istanbul bevevo birra, non facevo yoga, facevo una vita dissoluta con i maschi turchi e non (e diciamole, le cose) ed ero assolutamente favolosa. Poi alla fine volevo uccidere tutti i maschi turchi, ma quella è un'altra storia. 

A Vienna, il cambiamento è stato più negativo. Io sono pessima ad essere femminile quando ho freddo. Ho sempre i piedi congelati, quindi usavo scarpe grosse, magari colorate e caruccie, ma di certo non che ti fanno un bel piedino come le ballerine. Scegliere i vestiti a Vienna non era divertente. Non mi piacciono i vestiti invernali, e l'estate dura pochino. Non fa neanche mai abbastanza caldo da non aver bisogno di una pashmina o qualcosa la sera, almeno, non per me. 

Quanto al corpo... A Vienna sono ingrassata, specie alla fine quando ero stressata dalla partenza per la gitona e altre cose. Ma anche perché lavoravo sempre in giro per la città, orari ed alimentazione sregolata, e nonostante camminassi in giro per la città tutto il giorno e facessi yoga quando potevo, non ho perso peso. Sono ingrassata all'inizio, perché ero traumatizzata e non uscivo di casa, e alla fine... Non so bene perché, perché non è che mangiassi di più. Un'amica austriaca all'epoca mi disse: è lo stress, vedrai. E aveva ragione, perché due mesi dopo, in Uruguay, ero tornata ad avere l'aspetto di prima, senza alcuno sforzo, e mangiando un sacco di roba buona in Paraguay nel mezzo. 
Un'altra cosa interessante è che a Vienna la mia pelle era sempre secca. L'aria è più secca che a Milano, l'acqua credo più dura, e si vedeva. Avevo sempre la pelle delle gambe secca secca. 

Durante il viaggio, la differenza si vedeva ogni volta che passavamo un confine... Incredibile. Di confini ne ho passati tanti, ma i cambiamenti più notevoli sono stati questi:
* in Argentina sono ingrassata a causa dei dolci
* in Cile ho perso il peso preso in Argentina grazie alla mitica frutta cilena.
Poi stabile stabile stabile e 
* in Colombia sono dimagrita perché c'era un'umidità di livelli asiatici e avevano frutta meravigliosa. in Colombia mi sono praticamente trasformata in un macaco.
* Messico: ho mangiato come una fogna ma non sono ingrassata, cosa che vale anche per Taiwan. Inspiegabile.
E poi: sono ingrassata in Vietnam, perché hanno il pane, dimagrita in Malaysia e mantenuto quell'aspetto, anche perché in Malaysia fa un caldo porco, dato che è quasi all'equatore.
Conclusione: Taiwan, Colombia e Malaysia hanno in comune l'umidità. Ergo, con l'umidità sudo e dimagrisco. Evidentemente.

In Europa (Milano e Vienna) sono ingrassata di brutto nel giro di sei settimane, perché ho mangiato tutte quelle cose di cui sentivo la mancanza mentre viaggiavo. 

E a Bangkok

Dunque, da che vivo a Bangkok c'è da premettere che non cucino, praticamente. La nostra signora delle pulizie, che ormai è praticamente la nostra tata, ci ha preso a cuore e per qualche baht in più cucina lei per noi, e fa Piatti da Mamma Thai. Sora Mou, praticamente. 
Sono sempre in giro per ristoranti, a colazione e a cena, quando ho tempo.
E ricordate che i thai hanno tutti un futuro da diabetici, dato che mettono lo zucchero anche nelle zuppe, e quindi quando ordino una zuppa, probabilmente mangio zucchero. 
Ma: per la prima volta da che lavoro, non lavoro la sera. Mai. 
Conseguenza: non solo ho i soldi per lo yoga, ma ho anche il tempo per andarci. 
Fattore numero due: a scuola cammino un casino. Sia in classe, come prima, ma anche in giro per il campus, che è gigantesco. 

E quindi. 
Le mie gambe stanno cambiando forma, l'altro giorno mi sono toccata la coscia mentre leggevo e ho sentito un nucleo duro che prima non c'era. Cioè i miei muscoli, che ci sono, ma non li vedo da anni. Per ora li sento solo, e se vado avanti così, magari li vedrò anche, non troppo, mica li voglio vedere troppo. E le mie cosce stanno prendendo una forma interessante: cioè la forma di una che fa sport. Io. Che sono la donna più pigra del mondo.

La mia pelle è più morbida, perché l'aria umida funziona meglio di qualsiasi crema idratante, addirittura su gomiti e piante dei piedi. Unico neo: devi tenere la pelle del viso pulitissima, se non vuoi finire come un'adolescente nel picco dell'acne.


I miei capelli sono più morbidi, perché non li coloro e non li asciugo mai col calore, e sono ondulati e non dritti come spaghetti come dopo il phon. 

Siccome fa più caldo, sono anche sempre in giro con ballerine carinissime e colorate, e magliette sottili, e sciarpe per coprire le spalle, e pantaloni di cotone. Vivo sempre nell'estate, e ve lo giuro, non mi mancano affatto autunno e inverno. Mi sento più contenta quando ho meno vestiti addosso, veramente.
E siccome ho anche una piscina, quando c'è il sole e sono a casa, prendo un libro e vado a leggere in acqua, seduta sui gradini per ore, e quindi sono anche permanentemente abbronzata a dei livelli che non ho mai avuto nei tre anni vissuti in Austria. 


Conclusione: Bangkok mi fa bella. Evviva! Visto che un sacco di altri voi sono espatriati... Come influenza il vostro corpo l'espatrio? Mi interessa assai, perché per esempio gli americani dimagriscono sempre, ovunque si trasferiscano, perché iniziano a camminare, cosa che a casa loro non fanno. Voi?

13 comments:

  1. rispondo! sono il primo? nel mio caso e' facilissimo.

    ho fatot italia germania irlanda e francia e sono SEMPRE ingrassato!!!!

    oleeeeeeee!!!!!

    dopo un'attentissima analisi ho dedotto che il motivo e' che bevo sempre piu' birra.

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    1. Non avevo dubbi, soprattutto ora che sei padre, giusto?

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  2. Non ho esempi concreti perché purtroppo vivo in Italia, ma ti posso dire che in un mese di Cina ho perso 4 chili pur bevendo birra (che mi piace ma gonfia). Penso che sia perché ho eliminato per 30 giorni pane e formaggio dalla mia dieta quotidiana.
    Ah, e non ho mai usato la crema idratante che avevo nello zaino, grazie all'umidità avevo pelle morbida e capelli che qua me li sogno.

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    1. Perché "purtroppo" vivi in Italia, Ciccola? Dove ti piacerebbe andare? Se ci stai bene... Non vedo che ci sia di male ;) Vedi che l'Asia ci fa belle, però?

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    2. Mi piacerebbe tentare un'esperienza all'estero per alcuni mesi per capire se il trasferimento è una cosa possibile o se sono destinata a restare a lavorare in Italia passando mesi in attesa dello stipendio.

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  3. Io, tutte le volte in cui mi sono trasferita ho seguito questo percorso: rapido dimagrimento- adattamento al cibo- progressivo inquartamento!
    Bangkok mi tenta moltissimo!

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  4. Io in Francia ero dimagrita, perché in universitá anziché con un'ora di treno ci andavo con 20 minuti di bici. Quindi ogni giorno diciamo 40-60 minuti totali. E non me ne sono neanche accorta!
    In un anno di Londra invece sono ingrassata di 6-7 chili e sto provando disperatamente a perderli. Un po' non ho piu' proprio 20 anni, un po' bevo piú vino... ma giuro, secondo me mettono zuccheri e additivi dappertutto!

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    1. Sì, in effetti. L'Inghilterra è uno di quei posti dove ti vendono la vitamin water, e tu, disperatamente, vorresti l'acqua normale.

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  5. Io di ritorno da solo 1 mese e mezzo fra Uk e Italia ingrassata 4kg ... Accoppiata sbagliata ... Credo di essere ingrassata sempre, perché in ogni Paese c'era sempre roba nuova da provare, eccetto al campus negli USA, dove per andare a fare la spesa dovevo scarpinare nella neve ... E la neve fa bene alla mia pelle, è stato l'anno che ho avuto la pelle più bella e soda! Interessante questo post, soprattutto per i Paesi con la frutta buona, prendo nota!

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    1. Ho un'amica vegana che ha viaggiato per ancora più tempo di me rimanendo tale, Cecilia.. Se ti serve il contatto te lo do, fammi sapere!
      Mi stupisce la cosa della neve che dici, però in effetti dipende da che pelle hai. A me l'aria secca fa malissimo, e la neve mi rendeva così pigra a Vienna che sono ingrassata subiterrimo. Per quello avevo chiesto, vedi come si reagisce tutti diversamente?

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  6. Cacchio, adesso sono in questo posto secchissimo e ho i capelli come la paglietta di ferro. Voglio un po' di umidità!

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