Rilassati ed informali, o semplicemente cafoni?

Lo so che avevo detto che il post su Milano sarebbe stato l'ultimo a tema italiano. Però poi mi sono ricordata di una questione che mi dava da pensare, quando sono andata ora in Italia. 

Ho dovuto fare varie cose in giro per gli uffici pubblici, tipo ritrasferire la residenza in Italia; tipo reiscrivermi al servizio sanitario nazionale in Italia – nel malaugurato caso che mi mandino a casa perché mi ammalo, almeno mi mandano dalla mamma e dove non devo parlare tedesco; sono anche andata al centro di medicina internazionale di via Statuto per farmi fare il vaccino della febbre gialla.

Cos'hanno avuto in comune almeno le prime due esperienze, quelle all'anagrafe (prima l'ufficio periferico e poi quello centrale dove mi hanno rimbalzato) e quella all'ASL?
Il comportamento degli impiegati statali. 
Che ti danno tutti del tu. 
Tipo che a te viene da chiedergli: ma che per caso noi siamo andati a farci tè e biscotti insieme, l'altro giorno? Ma perché mi sta dando del tu? 

Ne ho parlato con amici e familiari a Milano, i quali mi hanno esposto tre teorie a ragione di ciò: 

* In realtà non è da intendersi in maniera malvagia: loro mi vedono con l'aspetto da giovane, e quindi mi danno del tu. Questa teoria è avvalorata soprattutto dalla generazione dei genitori e degli zii. Che dicono che sono paranoica e rompicoglioni. Io dico: vabbè, e quindi solo perché sono giovane mi dovete dare del "tu"? E perché allora io non posso fare lo stesso in cambio? Solo perché tu sei più vecchio di me, e magari sei pure un cafonazzo, devo darti del "lei"? Siamo in Corea, per caso? 

* In realtà non è da intendersi in maniera malvagia: è che la gente in Italia sta diventando più informale e una cosa come dare del lei alla gente è vista come cosa antiquata. La lingua si evolve. (Teoria avvalorata da un pubblico misto, avvalorata in parte dall'Asburgico col suo solito distacco clinico.) Io dico, però, che se fosse così, allora anche io dovrei poter dare del tu all'impiegato del comune, senza che questo mi guardi storto, cosa che invece è successa. Non so perché ma questa teoria, in un paese di sudditanza psicologica al burocrate come l'Italia, non mi convince. Lo so che in Svezia si danno tutti del tu. Ma non so perché, le loro motivazioni mi sembrano realmente sincere, infatti pare che io potrei dare del tu a un ottantenne, ma in Italia se dessi del "tu" a un ottantenne, l'ottantenne mi sgriderebbe. Credo. A meno che non voglia sentirsi dire che è un bel ragazzo. 

* Il fatto è che in Italia la cafonaggine regna suprema, e siccome è un paese dove la gente usa il termine "ragazzo" anche per i quarantacinquenni, come se dire "uomo" fosse un insulto, tu che sei una sbarbata trentenne non puoi altro che meritarti il "tu", dato che sei poco più che un embrione un po' più veemente del solito. Questa teoria è generalmente avvalorata da coloro che si cuccano sempre il "tu" senza mai poter dare del "lei" a nessuno. E non so perché è quella che a me pare più credibile, ma magari è perché sono polemica. 

Oltre a ciò, io mi pongo pure un'altra domanda: può essere che sia diventata più sensibile io al tema, dato che da tre anni abito in un paese dove si dà sempre del lei nelle interazioni commerciali o burocratiche, anche se chi si ha di fronte ha vent'anni? Mi ricordo che quando ero al liceo, la nostra prof di tedesco, che era una grande, la mitica Prof. Schaefer, ci dava sempre del Lei, e la cosa mi faceva sentire grande e responsabile delle mie azioni, e trovavo la cosa pure chic. 

Il mio amico Effe, che insegna in un liceo  privato, dice che fa la stessa cosa con i suoi studenti, perché mantiene le distanze (essendo lui giovane e musicista, è necessario, prima che quelli pensino di aver a che fare con uno che dà i voti politici, invece lui è morbido come la signora Rottenmeier, a ragione) e responsabilizza i ragazzi. 

A me ha dato un po' fastidio, che quel tizio all'anagrafe mi parlasse dandomi del "tu" come se fossi sua nipote. Anagraficamente ci starebbe, ma alla fine, chi ti conosce? A me è sembrata una cosa maleducata. Sono io che sono vecchio stampo, secondo voi? Opinioni?

11 comments:

  1. Mi sa che è perché sei giovine ... A me spuntano i primi capelli bianchi e mi danno del Lei, nonostante l'abbigliamento sgargiuletto.
    Però poi uno alle Poste ha dato del tu a mia madre, e mi è sembrato davvero strano.
    In Spagna si da quasi sempre del tu, i miei studenti mi danno del tu, io da quando sto qua il Lei non lo so neppure più usare.
    In Slovenia i ragazzini delle medie all'inizio mi davano del 'voi', oh mio Dio!

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  2. secondo me un misto delle tre ipotesi. ma la cafonaggine non la escludo assolutamente, anche perché è capitato anche a me vedere un ragazzo 40enne, proprietario di un negozio di giocattoli, dare del tu a mia madre 60enne (e poi è stato anche sgarbato in generale). l'unica cosa che contesto è che appunto la cafonaggine non è circoscritta agli uffici pubblici e questo, decisamente, non consola.
    qui il lei è usatissimo, addirittura c'è chi mi ha chiamato donna maria, non ci posso credere. ho 30 anni anch'io, eh.

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    1. Donna Maria? Che figo! Quando ero in Turchia ero Natalia Hanim. O Bayan Natalia (entrambe significano tipo Donna Natalia.)

      sulla cafonaggine diffusa, è vero. è solo che sono andata poco per negozi e forse non l'ho notato. è che sai, negli uffici pubblici in teoria sarebbero dipendenti dei contribuenti (noi. o voi, anzi, dato che in effetti io in italia non contribuisco), e siéma io mi aspetto cortesia. ma è perché sono ingenua

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  3. Dove lavoro il mio capo da del tu a tutti tranne che a me (che sono la più giovane). Questo perchè ho sempre mantenuto le distanze, e se io do del lei a te mi aspetto che tu dia del lei a me. Per me è una forma di cortesia e rispetto. (e poi se mi devi cazziare dandomi del lei, la cazziata ha un tono un po' più soft!)
    L'unica volta che mi è preso un colpo è stato quando un ragazzino mi ha detto "scusi signora", lì più che per rispetto mi sono sentita trattata proprio un po' da vecchia!

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    1. hehehe capisco l'ultima parte, Ciccola, anche a me è venuto un coccolone quando uno sbarbato mi ha detto

      "scusi signora, sa che ore sono?"

      O_O

      però vedi, quello che fanno a te sul lavoro è cafonaggine. se gli altri si meritano il lei, perché tu no? non è gentile, a mio avviso.

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  4. cara natalia, a mio avviso ha perfettamente ragione. d'ora in poi le daro' del lei anche nei commenti del blog.

    cordialmente,

    M.

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    1. Egregio signor Dias, talvolta Lei è proprio idiòta :D

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  5. scherzi a parte, hai ragione. devo dire che quando torno in italia mi scappa spesso il tu indistinto, ma direi che e' perche' sono abituato a parlare inglese e non ci penso piu' al lei/tu ecc... pero' quando mi accorgo di usare il tu in italiano poi mi sento un cafonazzo...

    vabbe'...

    s.

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    1. Vedi? Anche io parlo e penso tanto in inglese, fin da bimba. Però: in inglese non c'è un'alternativa, e il "tu" universale non mi ha mai dato idea di cafonaggine. In italiano, un pochetto me la dà, invece, ma come ho detto magari è il tedesco che influenza la mia testa.

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  6. Stessa cosa successa a me mentre ero alle poste in Italia. Ho risposto alla signora con un "per cortesia,come prima cosa, inizi a darmi del lei..." ed a quel punto è calato il gelo nell'ufficio postale. ;)

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  7. L'Italia è un paese per vecchi in cui domina la gerontocrazia. Non importa quanto tu valga: se sei giovane devi stare zitto e schiscio, farti la gavetta come loro (i vecchi) e subire (come loro hanno subito in gioventù).

    Antico retaggio del servizio militare.

    L'amico Effe

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