Cuzco e rivoluzione delle macchine

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la tastiera di questo computer mi manda in bestia, quindi scrivo solo che questa citta' e' splendida, affascinante, e che sono qui da piu' tempo del previsto. Lòvvo molto.

Cuzco ha echi di Granada, del barrio gotico a Barcellona, e' piena di enormi, maestose, splendide pietre inca, e persone dalla pelle bronzea, che chiacchierano tanto, e preparano cibo gustoso, piccante e a buon mercato, e dolci goduriosi. Mi sa che mi piace ben piu' della (secondo me un po' sopravvalutata) Bolivia. Peru', non deludermi. Gia' mi stai simpatico, anche solo per il fatto che i tuoi abitanti sono piu' ciarlieri. (Cuzco è anche piena di venditori fastidiosi, pero', dettagli. Almeno hanno la faccia da schiaffi, mentre tentano di venderti le cose, non il grugno.)

Ah, detto questo: il computer che avevamo, il nostro, e' semi-defunto. Tutto e' contro di me, per l'aggiornamento di questo blogghe... Prima la Bolivia senza internet serio, ora il Peru, con internet serio ma computer suicida. No, ma vi sembra normale?

Ah, ed e' pure morta la scheda con le foto, perdendo tutte le foto di Bolivia e nord ovest argentino!

Ma diobono.

Domani vado a Machu Picchu! E poi, Arequipa, e poi, infine, caldazza e sabbia in un luogo chiamato Huacachina, di cui non sapevamo niente fino a tre giorni fa. Ma considerato che e' l'unica oasi in tutto il Sudamerica, sarebbe uno spreco non andarci.

E poi, non vedo l'ora di avere caldo, dopo un mese a piu' di 3000m di altitudine. Tipo, Anto', fa caldo. Sara' un bel momento.

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