Riflessioni su Europa e perplessità europee

Oramai è quasi un anno che sono via da Nonna Europa (perché quando vai in Sudamerica ed Asia, credo pure in Africa, ti rendi conto che l'Europa è un continente di vecchi, pieno di bellissima architettura vetusta, e varie rovine, fascinose e cadenti), e per la prima volta ho una televisione, in camera.

Questa televisione ha due canali interessanti: TV5monde, francese, e Deutsche Welle, tedesca. Entrambe producono informazione di qualità e bei documentari, quindi quando vengo in camera per mettermi al riparo dalle piogge del monsone cambogiano, o dalla caldazza di mezzogiorno pre-monsone, a volte guardo la tele. E così, mi sono resa conto che è un po' che sono via, e che l'Europa ci ha quasi un fascino esotico, che sa di vecchiume di bell'aspetto, ma fa anche paura per i livelli di ansia per il futuro mostruosi. Ovunque. Anche, che ne so, in Svezia, tutti che parlano della crisi e dei soldi che non ci sono e di quanto fa tutto caghèr rispetto a prima.

Quindi, mi sono trovata a chiedermi, cioè a chiedere a chi di voi passa da queste parti: che aria tira, in Europa, dove siete voi? Quanto devo preoccuparmi? Perché per quanto abbia voglia di tornare, per vedere la mamma e la famigghia e gli amici, non è che stia proprio morendo dalla voglia di rimanerci. Inizio a meditare di comprarmi un volo per l'India e stare via fino ad aprile, almeno tornerei a fare la disoccupata in primavera, che kadzo.



Non perché non mi piaccia l'Europa, attenzione: io sono una grande fan dell'Europa, della diversità culturale, della lingua che cambia ogni poche ore, del fatto che le cose, in misura diversa da un paese o l'altro, bene o male funzionino, che l'autobus non deve essere pieno per partire, che non si fermi ogni settecento metri perché per questo abbiamo le fermate, santamadonna, e tante altre cose che non sto ad elencare. Ogni volta che l'Asburgico avanza l'ipotesi di vivere in un altro continente, a seconda di dove propone, io lo guardo con aria dubbiosa, e dico non so

Sarà perché sto invecchiando, ma l'idea di poter lavorare legalmente mi alletta abbastanza, ad esempio; il fatto che non devi evitare gli ospedali perché ti fanno stare peggio invece che curarti (come in Cambogia) mi sembra un'ottima cosa. Chiaro che non è lo stesso ovunque, però boh. Qua ti rimettono insieme un polso rotto facendoti pagare una fortuna, e poi vai in Thailandia e ti dicono, ossignore torna in Europa, che ti conviene. Per esempio.

Comunque, insomma, il tema "futuro" ovviamente si fa strada nella mia mente, perché la fine è vicina! Grazie al mio essere pessima a deludere la mamma, andrò a casa per Natale (ma appena prima, eh) e poi dovrò riadattarmi ad una vita normale. Fortuna che mi piaceva la mia vita prima di partire.
Il problema principale sarà riabituarsi alla sveglia a orari che dovrebbero essere proibiti da un organismo internazionale. E anche riottenere progetti. E anche riottenere quei pochi amici che ci ho. 
Oddio.
Aiuto.
Sarà terribile?
Forse.
Om. Om. Om.

E poi, ho un'altra domanda vagamente correlata, o meglio, un ragionamento da sottoporvi:

Ma se in Spagna ci hanno il millemila percento di disoccupazione
Se i giovani sono senza futuro senza soldi senza una sega
Se tutti vivono con la mamma fino a 37 anni perché non hanno soldi per uscire di casa

Allora, mi chiedo e mi domando: 
Come strakadzo è possibile che dal Vietnam in poi, dopo gli onnipresenti francesi, tedeschi e olandesi in diverse misure, il gruppo più grande di vacanzieri siano gli spagnoli? 

Gli italiani di cui parlai in Vietnam, dopo agosto, sono tutti spariti, come è tradizione (le masse di italiani in Messico erano tutte persone che vivevano in Messico, come nel Cono Sur.)

Non capisco. Sono tutti come me, che vivono via dalla Spagna da mo' e per questo motivo hanno i soldi per viaggiare? Perché a parte due cilene, visto come parlano, quelli lì so' tutti spagnoli. Che hanno, la mamma che gli paga le vacanze per averli fuori dai maroni almeno per due settimane?

So che alcuni di voi vivono, o hanno vissuto, in Spagna. Ci illuminate? Perché M ed io non ci spieghiamo sta cosa. Se poi leggi El País, ha qualcosa di sovrannaturale. Fa quasi pensare che allora vado davvero a stare a Barcellona, che tanto sarò squattrinata sia lì che a Vienna, e allora viva l'essere squattrinati al caldo.

Si nota che inizio ad essere in sbattimento?

10 comments:

  1. venite a Varsavia, che per quanto i polacchi si lamentino per costituzione, l'economia continua a crescere e si campa bene :-)

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    1. Ciao Vale! Grazie mille delle info, ma malgrado Cracovia mi sia piaciuta, la Polonia non mi alletta. È oltre quell'invisibile linea che ti dicevo, la linea NCLPF, non ce la posso fare. È sia troppo a nord, sia troppo a est. Tutti e due sono troppo per me :)

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  2. Gli spagnoli si indebitano per fare le vacanze e poi non hanno i soldi per pagare il mutuo e vengono sbattuti fuori casa ... Oppure prendono i soldi ai genitori e nonni, se si tratta di ex funzionari, perché allora prendono delle belle pensioni da 2500€ ...

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    1. Immaginavo ci fosse di mezzo un trucco di questo tipo. Almeno, buon per loro se usano i soldi per conoscere un'altra cultura, anche se forse farebbero meglio ad usarli per aprire un'attività, o che so io. Boh. Ma che ne so, io, che so poco del mondo che non sia quello delle scuole di lingua :)

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  3. mah che dirti, la stagione qui non é ancora finita, sto anno a Nerja tanti tedeschi, inglesi e nordici come sempre, pochi italiani, e spagnoli si. c'è crisi? si, la tv lo ripete, quelle poche volte che la vedo perché il tg non lo vedo mai che mi deprime. la gente vive nelle macchine, dicono, la disoccupazione é alta, dicono. si, ma siamo ancora nella stagione estiva, ne riparliamo in inverno, poi ti so dire come van le cose. c'è chi predice una gran crisi che ancora deve venire, chi dice che boh forse ne usciamo...sai che ti dico? vivo giorno per giorno senza telegiornale, leggo solo quello che m'interessa e cerco di tirar avanti, ma almeno qui vivo in affitto e arrivo a fine mese, con uno stipendio, in 3...in italia manco quello!!!

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    1. E fai bene, se per te funziona. Anzi, è interessante ciò che dici del vivere in tre con uno stipendio, mi rincuora sapere che non sono destinata a vivere per sempre nelle steppe al confine slovacco, o chissà dove, ma comunque dove c'è un tempo demmerda.

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  4. Per carità non ti avvicinare all'Italia manco per salutare i parenti che qui ormai la crisi è al risucchio. Confermo c'è gente che ormai non trova più lavora e ha superato i 40 e finisce in strada famiglia e tutto le aziende chiudono a ritmo pauroso e quelle buone o così così le comprano gli stranieri quindi ti faccio immaginare ormai Telecom è Spagnola ormai non siamo alla frutta ma al marciume. Comunque si dice (forse leggende da immigrati) che l'Austria non abbia particolari problemi di crisi. Spero!

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    1. Cherie Carrie, ciao e benvenuta intanto, che di facce nuove ne vedo poche da che il blog è divenuto un blog di gita invece che uno di una espatriata sana di mente con un lavoro. Le mie riflessioni erano pan-europee, di certo al rientro in Italia non ci penso. Non ci penso perché non mi va giù la cultura lavorativa milanese (perché non penso che finirei a vivere che ne so, a Biella, Roma non mi alletta più e Torino e Bologna sono troppo piccole); non mi va di tornare in Italia al momento, nonostante la mamma e la nonna siano lì. Anche perché oramai mi sono abituata ad essere la straniera, e mi farebbe strano sentirmi straniera in Italia - so che accadrebbe. Per quanto riguarda l'Austria, o meglio Vienna, so che sono messi meglio di noi, ma la cosa è fragile, perché l'economia austriaca è fortemente legata all'est Europa, e se crolla quello, sono cazzi amari, per dirla in francese. Bof. Vediamo, dai. C'è un motivo, se il blog si chiama così :) tu da dove leggi/scrivi?

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  5. Per carità non ti avvicinare all'Italia manco per salutare i parenti che qui ormai la crisi è al risucchio. Confermo c'è gente che ormai non trova più lavora e ha superato i 40 e finisce in strada famiglia e tutto le aziende chiudono a ritmo pauroso e quelle buone o così così le comprano gli stranieri quindi ti faccio immaginare ormai Telecom è Spagnola ormai non siamo alla frutta ma al marciume. Comunque si dice (forse leggende da immigrati) che l'Austria non abbia particolari problemi di crisi. Spero!

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