Tutta colpa loro.

Tutta colpa sua, se mi è venuto il prurito ai piedi, il ballo di San Vito, chiamatelo come vi pare. 
Colpa di Tiziano Terzani, dei suoi libri, e del mio professore di geografia al liceo, il mitico, puntiglioso e irritante professor Silvera, dell'istituto tecnico Artemisia Gentileschi. Puntiglioso, fastidioso professore che abitavi a Milano porta Genova prima che fosse di moda, ti ringrazierò sempre. Perché nell'estate dei miei 17 anni mi hai dato da leggere, per le vacanze estive, Un Indovino Mi Disse e Vado Verso il Capo, che non è di T.T. ma di Sergio Ramazzotti, giornalista milanese, e un ottimo libro di letteratura di viaggio. Colpa tua, prof Clara Stocco, che mi hai fatto innamorare della lingua inglese a 10 anni, con le tue gonnelle tartan e i tuoi capelli corti grigio acciaio da donna del nord. Colpa anche tua, G. F., ex sciroccato del mio passato, che in una torrida estate siciliana mi hai raccontato del passato della tua anziana zia mezza cieca, che fino a un paio di decenni prima girava per il mondo insegnando l'italiano agli stranieri. Questa zia eccentrica che ha vissuto, tra gli altri, in Etiopia e in Libia, ma anche altrove in Africa, mi sembra, non ricordo. Colpa pure di Ilaria, che mentre ero nella fase monastica di scrittura tesi mi ha parlato dei famigerati stage MAE-CRUI, che mi hanno fatto finire in Turchia. Tutta colpa tua, pa', che quando avevo 12 anni hai cominciato a includermi nei progetti di viaggio tuoi e della Genitrice. Magari se non mi aveste portato con voi in Asia a quell'età e poi a zonzo per l'Europa, dormendo pure in macchina come tre pirla, non mi sarebbe venuta questa cosa che più mi muovo e meglio sto. 

In realtà, grazie. A tutte le persone menzionate qui. Molte di loro non possono leggere, perché come disse Vauro quando è mancato Terzani, sono saliti più in alto. Il mitico Silvera figurati se finisce qua. Ilaria è in Malesia, e chissà quando/se leggerà questo post, ma quando lo leggerai, grazie gigia. Grazie mille. Gli altri li volevo ringraziare, così, perché no. 

Devo fare leggere questo post alla Genitrice. Non che lei si lamenti che io sia lontana da casa - non si lamenta mai, è ammirevole, moderna, è avanti, davvero. Sono io che certe volte mi sento una specie di Figlia Ingrata. Fatemi andare a cucinare, vah, che dopo vado al cinema. 

Ah, oggi è il mio compleanno, il numero 29. Sarà quello che mi rende meditabonda. 

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