...nei giorni intorno alle suddette feste nazionali, se lavori come me, lavori come un cane. La media delle ore di lavoro giornaliere questa settimana è stata di 9,5. Madre mia. Sono morta e ho cancellato l'ultima lezione della settimana perché c'era il serio pericolo che attaccassi la mia studentessa in caso di coniugazione errata di verbi regolari in -are.
Comunque. Insomma, questo mercoledì, il 26 ottobre, era il Nationalfeiertag, cioè la festa nazionale austriaca, il loro 2 giugno. Chiaramente è molto più sfigato come giorno, dato che il 26 ottobre è raro che si possa usarlo per andare al mare, come invece ho sempre fatto, quando possibile, per il 2 giugno. Perché c'è un tempo di merda. E infatti, la notte prima del 26 ha nevischiato, e quando mi sono svegliata ho visto un po' di neve sul dondolo dei (maledetti) vicini di fronte nel cortile, che sono dotati di terrazzo enorme con piante e dondolo. Tra l'altro, quei vicini, chissà che lavoro fanno. Nelle notti di insonnia li vedo svegli con la luce accesa. I pomeriggi di estate, li passano a leggere roba sul loro enorme terrazzo, peraltro senza mai invitarmi, che è cosa piuttosto sconsiderata. Lui ha una criniera leonina alla Riccardo Muti, mi sono quindi fatta l'idea che lavorino nel teatro o come musicisti, di cui questa città pullula come Milano di modelle anoressiche.
Comunque. Lunedì sera, ho attraversato Heldenplatz piena di carri armati, elicotteri, e poveri sventurati militari (qui tra l'altro hanno ancora la leva obbligatoria, che mi sembra un'idea alquanto primitiva) che sorvegliavano il tutto. Considerato che il baffetto di queste parti ha dichiarato l'Anschluss proprio lì, io cambierei posto, però loro no, hanno deciso che si continua a far là - contenti loro... Io ho passato la festa nazionale a riprendermi dal giorno prima, a prepararmi per quello dopo, e sono andata in palestra. Ho vogato per due chilometri e sono riuscita a usare quegli affari dove sembra che fai sci di fondo senza schiantarmi a terra. Mica male.
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