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Io c'ho questo collega, un altro insegnante, un inglese, che è una delle (numerose, tra l'altro) persone che in questa città dovrebbero ringraziarmi. Dato che io sono un'insegnante coi controcojoni, mi vengono offerti molti lavori che non posso accettare, perché anche col teletrasporto più di tre lezioni in un pomeriggio in tre diverse zone della città non ne posso fare. Quindi fornisco i numeri e i contatti di amici o colleghi che potrebbero invece avere tempo.
Uno di questi è L. Inglese, del nord, con un accento, ecco, non proprio elegantissimo, ma siccome lui è native speaker anche se parla di merda va bene perché c'ha il passaporto giusto, no? Ma non è di questo tema che volevo parlare. Volevo parlare di come questo, di cui io fornisco il contatto solo in caso in cui gente più competente di lui non abbia tempo, sia venuto qui perché sta con una ragazza turca, che da brava turca - parlo per esperienza - è possessiva, e gelosa come una gatta. Bene. Allora, io L non lo trovo attraente ma mancopenniente, no? E lui, invece, quando io lo chiamo per lavoro, flirta. Lo chiamo e gli dico hai tempo? E lui mi risponde, con aria sorniona, ah, ma per te ne ho sempre. Io invece non ho mai tempo, e lui mi tiene al telefono a dirmi puttanate. O se passa in ufficio a scuola mi ammorba per otto ore senza aver nulla di interessante da raccontarmi, perché la sua donna possessiva non gli lascia far nulla che non sia stare con lei. Però flirta con me, e io tra me e me mi chiedo se un modo pratico di liberarmene non sarebbe farlo sapere alla sua psico-fidanzata, che lo ucciderebbe seduta stante.
Ora, c'è da dire una cosa. Non riesco a capire se è lui che a fare il sornione fa cagare, o se è la lingua che usa. Perché capitemi - M con me non ha mai flirtato, non è nelle sue corde, e meno male, perché il flirt in inglese, nonostante il termine proprio da lì arrivi, mi lascia perplessa. Soprattutto, mi lascia fredda come una sardina in scatola. Quindi la domanda è: è L che è pessimo, o è che l'inglese non si presta all'essere cialtroni? Forse la prima. Spero la prima.
Prima di questa mia relazione con M ho già amato in inglese, che è un po' diverso dall'amare in italiano. Sono le uniche due lingue in cui ho amato qualcuno. E' un tema interessante e ne parlerò un'altra volta, ma è una cosa di cui si deve parlare perché oggigiorno con tutta sta gente che va in giro ci sono un sacco di individui che non amano nella loro lingua madre. E io sono ancora fortunata, che l'inglese per me è per un buon 85% come l'italiano. Non alzo la percentuale perché per me l'impossibilità di tradurre concetti come la cafonaggine, che è diversa dalla maleducazione, o il disamore, che è molto più livido e tagliente della mancanza d'amore tout court, rappresenta un problema. Uso questi due concetti ma ce ne sono altri, anche se pure in inglese ce ne sono alcuni che in italiano non vanno, dunque alla fine forse è lo stesso.
Comunque L è fastidioso come la sabbia nelle mutande. Non gli darò mai più lavoro. Mi fa sentire come la figurina a destra nella vignetta qui sopra. Detestabile!