Io lòvvo (come dicono i moderni) Budapest.

Allora, sì, ecco, per soddisfare la wanderlust questo fine settimana mi faccio una gita da P, l'amico francese, quello della cousinade, e vado a Budapest. Due obiettivi: scolarci almeno una bottiglia di rosso - italiano, francese, austriaco, basta che sia rosso - e andare alle terme ottomane.
Che sono due ottimi obiettivi da avere.
Ma parliamo di Budapest, che è una città che a me piace un sacco. In questi giorni è agli onori delle cronache per robe serie, nello specifico perché gli ungheresi un annetto fa hanno votato un simpatico nazionalista di nome Viktor Orban, che fa, appunto, discorsi nazionalisti. Che parla della Grande Ungheria e del paese mutilato, queste cose qui. P dice che molti suoi conoscenti parlano di queste cose e mostrano atteggiamenti nazionalisti, a suo avviso perché non hanno molto altro a cui attaccarsi, essendo gli ungheresi, poveri loro, con le pezze al culo più degli italiani.

Mate J Horvath for Panoramio
Ma non è di questo che volevo parlare. Volevo parlare del fatto che Budapest è un posto geniale, toffissimo, un po' scaciato - perché non ci hanno i soldi per sistemarla e intonacarla - piena di gente un po' conciata, come piace a me. Budapest ha anche il pregio di essere piuttosto vicina a Vienna, e di avere le proprie strade popolate di una lingua a) di cui non si capisce nulla e b) che foneticamente a me piace moltissimo e che c) a uno straniero fa sembrare che gli ungheresi sian sempre un po' ubriachi. Il che, forse, non è così lontano dalla realtà. 
Budapest c'ha anche un sacco di locali chiamati kert, che sono una roba a metà tra un centro sociale all'italiana e i localini radical-chic di Berlino. Vedete una diapositiva di Szimpla qui sopra, il kert più famoso di tutti. Vedete? Sembra il cortiletto del Leonka, ma più colorato, con più arte e meno slogan politici (qualunquista, direbbe probabilmente un frequentatore del Leonka, schifato.) Però a me i kert piacciono un sacco. L'altra cosa di Budapest che adòro è l'importanza centrale del fiume. 
http://commons.wikimedia.org/
A Budapest, infatti, mica fanno come qua in Kakania. A Vienna, non so bene perché, i romani, quando sono arrivati hanno detto, ahò, io non ci voglio stare in riva al fiume. Costruiamo qualche chilometro più in là e usiamolo solo come svincolo autostradale e per i trasporti fluviali e le chiatte arrugginite. (Ogni volta che vado sul Danubio vero, nelle parti rurali, mi sembra di entrare in un film di Emir Kusturica. Bellissimo. Ma lontano da casa mia, ahimè.)
Il risultato è che a Vienna il fiume è in un'orrida periferia, e l'unica parte di esso che i viennesi si cagano è quel piscettino chiamato Donaukanal. Carino, eh, però è poco più di un Naviglio. Ora, perché mai una scelta del genere quando hai a disposizione un fiume maestoso, enorme, pieno di storia, che ha ispirato libri e canzoni? Perché non te lo caghi, Vienna? Ecco, Budapest invece se lo caga, il Danubio. Se lo coccola. Ci costruisce sopra parlamenti, ponti fighissimi, lungofiumi lungo cui passeggiare, se lo vive. E siccome a me, chiusa dentro questa Europa orientale che non si capisce bene come ci sono finita, l'acqua manca assaio, che almeno mi diano un fiume da contemplare, no? Che il mare è lontanissimo, da qua. 

In pratica, Budapest e Vienna sono sorelle. Sono le due ex-capitali gemelle dell'impero di Cecco Beppe e compagnia bella. La prima si è evoluta nella sorellina minore, quella coi piercing e i tatuaggi e i vestiti colorati e gli anfibi. Vienna, invece, è la sorella anche lei radical-chic, però più di quel genere con lo scamiciato e i collant eccentrici, che comunque ha un lavoro rispettabile. Io le vedo così, le due città. E I <3 Budapest, proprio, anche se P mi dice che gli abitanti sono musoni quanto qua. Quella lì dev'essere una sindrome da est Europa. Comunque: sarà un weekend splendido. Non vedo l'ora.  


7 comments:

  1. "Yo"!
    Bella Budapest e se vai alle terme a Széchenyi fürdő http://g.co/maps/dwq4y, dai un'occhiata in giro che potresti trovare i miei occhiali. dovrebbero essere ancora lì, probabilmente sul fondo della piscina lunga.

    ReplyDelete
  2. Mi hai fatto voglia di andarci, a Budapest. E mi hai ricordato il mio amico Ferenz, colto, disilluso, elegante, divertente, ungherese, amante della buona cucina e... perennemente ubriaco!

    ReplyDelete
  3. ciao Niki, se vuoi ti mando una cartolina in Colombia ;) pensa che devo contattare uno studente ungherese che si chiama proprio Ferenc! considerato che fa il dentista, mi auguro che almeno lui non sia perennemente ubriaco.

    ReplyDelete
  4. Il mio Ferenc (argh io con lo spelling proprio...) è un diplomatico. Per gente come lui essere brilli dalla mattina alla sera e ubriachi persi alla notte NON è un problema! Tanto, più o meno, fanno niente...;-)

    ReplyDelete
  5. Bello, mi hai fatto venire voglia che arrivi venerdì presto presto per partire alla scoperta di questa nuova città!

    ReplyDelete
  6. aggiungo una buona guida ai kert trovata di recente: http://www.exoticjourneys.eu/travel_guide/hungary/budapest_kerts.php

    ReplyDelete
  7. bellissima città...visitata circa 20 anni fa... mi è rimasta nel cuore! :-)

    ReplyDelete

Dimmi, dimmi tutto!