Búval baszott

O, tradotto da P.: "enculés par la tristesse". O tradotto da me, per voi: inculati dalla tristezza. 
Mentre P ed io sguazzavamo alle terme, in strada c'era questa gente qua. (articolo in francese) 

hulala.org
Cioè i nazionalisti ungheresi, che hanno marciato in onore di Orban, il primo ministro ungherese che sta facendo un sacco di cose carine, col suo governo. Tra le altre, tentare di restringere la mobilità dei giovani ungheresi. L'ottica è che dato che lo stato ungherese spende soldi per formarli, allora è giusto che i suddetti giovani restino in Ungheria, a lavorare per 400€ al mese con lavoro a tempo pieno. E basta con ste cacate della libera circolazione delle persone, suvvia. O tipo lanciare campagne online - di cui non riesco a trovare il video perché diobono non parlo ungherese - strappacuore, che mostrano una giovane coppia che si incontra, s'innamora, contempla l'idea di partire per l'estero a cercar fortuna, ma alla fine decide di restare in Ungheria, perché c'hanno le barrette al cioccolato strane (chi è stato a Budapest sa di che parlo) e il gulasch. Cioè io capisco eh, dire emminghia, spendiamo i soldi per le università e poi questi se ne vanno, sciagurati. L'ho sentito dire anche dei giovani italiani che se la sminchiano di guadagnare 800€ al mese abitando a Milano e se ne vanno (tipo me.) 

Tutta 'sta cosa mi fa pensare all'aneddoto di P., che mi ha detto che sul viaggio di ritorno da Parigi verso Budapest, davanti a lui c'era una coppia di viaggiatori, lei anzianotta, forse una zia, lui più giovane. Lei francese, lui ungherese abitante in Francia. Lui criticante la Francia. E la signora francese che lo apostrofa "beh, però tu dovresti essere meno critico della Francia e ringraziare che almeno la Francia ti abbia dato un lavoro, invece che lodare questo paese che non ha saputo darti un buon lavoro." Io farei incontrare l'amico Viktor con questa specie di nonna Abelarda di Francia, che secondo me gli farebbe un paiolo così, a Viktor.

L'Ungheria è un paese che per un sacco di cose mi fa pensare a un'Italia messa peggio. I giovani non hanno soldi, sono scojonati e perdipiù non hanno neanche il conforto di abitare con la nonna che gli fa la pasta fresca, se li coccola e ogni tanto gli passa la centella. Il giovane ungherese, mestamente, abita da solo o con un coinquilino in case senza riscaldamento, quei pochi soldini che ha li usa per inciuccarsi, ed è sempre più buval baszott. Manca un accento, perdonatemi. A me Budapest piace un sacco, continua a piacermi, è una città che mi porta fortuna, dove sto bene ogni volta che vado e che mi accoglie sempre con il sole. Però è capitale di un piccolo paese un po' messo male, e mi dispiace. Purtroppo, come sempre, quel che rende l'Ungheria un paese messo male è anche ciò che lo rende interessante. La Kakania dove io abito, invece, per molti versi è messa così bene che ti viene un abbiocco, specie se cresci in Italia e poi abiti in Turchia, e non sei abituata a che le cose funzionino e che non ci siano sempre scioperi e scontri di piazza e gente incazzata e vendette di mafia e strozzini e cose del genere. Ecco.  

Ma passiamo a cose frivole. Cosa che farò in un post separato, perché così mi va. Non posso mica mischiare l'immagine di P e me a mollo alle terme Lukacs per mezza giornata con le mie fini analisi politiche. Però: ora c'ho sonno e domani lavoro 12 ore. Ergo, capitemi, ma il post delle vaccate lo rimando a domani.

4 comments:

  1. non avevo idea di questi problemi dell'ungheria.
    comunque mi spaventa il primo ministro ungherese e tutti i suoi sostenitori. come mi spaventa tutto ciò che si sente dall'italia, nuovi nazincelli e affini...

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  2. in Europa in genere comunque c'è una certa crescita di piccoli nazi e nazionalisti assortiti. Austria inclusa, e credimi, quelli di qui a volte fan sembrare quelli della Lega dei dilettanti che si sono scolati troppi quartini.

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  3. lega a parte pensavo alla storiaccia che ha coinvolto il figlio di alemanno...
    ragazzini che non hanno idea di cosa sia la politica e che trovano una scusa per essere violenti. la tragedia vera è che sono violenti organizzati...

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  4. La Bachmann in "tre sentieri per il lago" scriveva che gli austriaci erano più cattivi dei tedeschi, nazi più consapevoli... non so, lei era austriaca.
    A me invece, quando sento parlare di paesi puliti, dove la gente è puntuale e le cose funzionano, mi viene una malinconia! Poi, magari, mi annoierei, ma un po'di noia non ha mai ucciso nessuno!
    ;-)
    ...oggi ne ho due scatole così di terzo mondo. Si sente?

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