Anno bisesto, anno funesto?

Speriamo di no, eh. Speriamo che sia una delle tante boiate che si dicano. 
Non è cominciato benissimo, però, cioè, niente di grave, diciamo che è cominciato con una serie di fonti di stress che a una con meno senso dell'umorismo di me farebbero venir subito la candida. Per esempio che tu parti con la voglia di Lontanistan (cit.) che ti sprizza da tutti i pori e al tuo ritorno scopri che 

a) il compagno di potenziale gita in Lontanistan tituba con perplessità da uomo cresciuto che tu ti dici, ma da quando in qua? E il wanderlustismo, passato come un'infezione intestinale? E il fatto che in teoria volevamo restare un anno e mezzo e siamo qua da molto di più e tu premevi per andare?
b) due amici si autoinvitano a Vienna. A casa tua. Con un preavviso di circa tre giorni. Tu dici sì perché sono tra i tuoi migliori amici e gli vuoi bene, ma un po' rosichi perché la settimana prima della Befana doveva essere quella dove rivedi le amiche e ti stravacchi nei caffè cittadini, lavorando massimo 4h al giorno. Non quella dove fai la guida turistica, mentre aspetti che il compagno germanico si dia una calmata perché insommaecco i soliti italiani che non si organizzano eccheccazzo. O_O
c) torni al lavoro e la tua coordinatrice ti dice pimpante, ehi, ce l'hai un minuto per parlare del tuo futuro? E scopri che a partire da marzo vogliono darti un progetto d'insegnamento d'inglese che ti darà 20h di lavoro garantite a settimana per un anno, pagate il doppio di quel che prendi ora la mattina in ufficio con lei. Per un frilèns, praticamente l'arrivo dei Re Magi, per restare in tema. Le dici di sì, e poi ti ritrovi a dire, merda, e il Lontanistan? E la wanderlust? Starò mica crescendo anche io? Ossignore.

Sono tornata da una settimana esatta, atterrata - naturalmente in ritardo, perché se c'è di mezzo Malpensa un ritardino lo fai - in serata tirando giù madonne assortite perché il suddetto ritardo mi ha fatto perdere due treni. Cominciato bene. La notte di Capodanno è stata adorabile, un sacco di cibo e vino e una cumpa di gente di 5 nazionalità diverse, che a me diverte sempre molto. Però poi con le capriole diplomatiche per fare sì che i due non dormissero per strada e tutte ste novità relative al lavoro di entrambi, mi sa che vado a farmi un giro su spreadshirt.com e mi compro le spillette di cui vedete una diapositiva qui. 

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