Premessa: non sono vegana, e neanche vegetariana. Ma mi stanno simpatici gli animali, e cerco di controllare i miei istinti assassini, ad esempio davanti a un salame, di solito ci riesco piuttosto bene. Con i frutti di mare e il pesce, invece, faccio molta più fatica. Però ci tento. L'Asburgico vegetariano è, e quindi quando viaggiamo mangiamo (o ci affamiamo) di conseguenza - la Spagna è uno dei paesi più difficili. Ancora più difficili di posti che non sospettereste, come la Lettonia o la Repubblica Ceca.
Questo è per dirvi: se state per recarvi in gita a BCN e siete avidi mangiatori, che so, di chorizo e compagnia bella, questo post non fa per voi.
Oltre che pattinare e parlare coi vecchietti e visitare la ridente cittadina di Girona, dunque, nella mia gita catalana mi sono strafogata come una disperata.
Questo è perché a BCN la situazione vegetariano/vegano-frèndli è molto più agevole che non in posti come Siviglia o Granada, nel sud.
Il primo posto da citare è il CatBar, nella Ribera, un'istituzione del mondo vegano barcelloneta, pare. Minuscolo, fa soprattutto fast food malsano, ma i menù del giorno costano 10€ e hanno cose un po' più sane. Vende anche birre "indipendenti" dal mondo, e il décor è molto carino, se ti piace il genere un po' vegan-punk. E' pieno di poster militanti e decorazioni rissose, quindi se queste cose vi danno sui nervi, lasciate stare. Potrete cibarvi in altri posti altrettanto carini, ma meno riottosi. Non ho fatto in tempo a mangiare una torta, ma le torte nell'espositore avevano proprio una bella faccia. Se voi ce la fate, fatemi sapere come sono.
escudellers per flickr.com |
Il mio posto preferito, invece, era un altro, infatti ci ho mangiato più di una volta: si chiama Juicy Jones, nel Raval.
L'atmosfera qui è molto più bonaria, colorata, fricchettona e psichedelica. Il cibo è anche, secondo me, molto più sano, e il servizio è simpatico. Quando è pieno diventa lentissimo, sappiatelo, ma vale la pena aspettare, e le cameriere sono carine e si sforzano di fare del loro meglio - a noi hanno anche regalato un succo di kiwi gigante, per scusarsi. Anche qui hanno la formula del menù, buonissimo, a un prezzo strepitoso, cioè solo 8,50€: se ci andate una sera in settimana, questo include anche il vino, se lo volete. Gli ingredienti sono buoni, e si vede, insomma, a me è piaciuto proprio tanto.
Un altro posto buono, più che altro per uno snack, è Gopal, anche questo vegano, nel Barrio Gotico, in una piazza intitolata a George Orwell. Ho mangiato qui un panino buonissimo con seitan e crema di avocado - se non fossi già stata piena ne avrei ordinato un secondo. Qui sono un incrocio tra Juicy Jones e Catbar, cioè sono un po' più bellicosamente vegani che da Juicy Jones, ma hanno anche un sacco di cose più morbide riguardanti il tai chi e lo yoga, quindi sono meno irritanti per chi vegano non è, forse. E' sempre molto affollato, ma nonostante ciò le persone sono gentili, e il locale è minuscolo ma carino. Avevano dei muffin al cioccolato nero che mi sorridevano dall'espositore, ma anche in questo caso, ero piena e ahimè non li ho mangiati. Fatelo voi per me, perdinci! Ah, e se siete a BCN per tanto, siete vegani/vegetariani e volete mangiare in casa, qui potete comprare un sacco di cose buone anche da portar via e cucinare a casa vostra, o dovunque state. E' pratico, saperlo prima.
http://www.bcnrestaurantes.com/ |
Poi c'è Betawi, che è un ristorante indonesiano dove ci hanno portato due conoscenze locali, che non è (finalmente, direte voi) né vegano né vegetariano. Infatti io subito mi sono mangiata il riso saltato coi frutti di mare. Molto buono, mi hanno detto gli altri commensali, è il tè freddo all'ibisco, che per me è troppo dolce. Il servizio è rapido e gentile, e anche se è pieno, non vi scacciano o cose simili. Proprio carino. Si trova a due passi dalla cattedrale, è più caro degli altri che ho menzionato ma abbordabile, ed è colorato senza essere tamarro-esotico.
Un altro posto che mi è piaciuto è Govinda, in una piazzetta nascosta, vicino al negozio Decathlon della città vecchia, se volete chiedere o guardare l'indirizzo, è la stessa piazza. In teoria sarebbe un posto di hare krishna, ma rispetto all'omonimo milanese è molto più "normale", sia come personale che come pubblico. Anche qui hanno i mitici menù del giorno, con 10€ circa vi danno ben quattro portate. Il menù spesso pare non sia di cucina indiana, il giorno che vi ho mangiato io era soprattutto mediterraneo. I loro brownie sono una roba libidinosa, ve lo dico. Il servizio è molto gentile e cortese, c'è una signora con un magnifico accento brasiliano, e il posto è molto tranquillo. L'ho trovato buono e quest'atmosfera è molto rilassante, nel casino del centro - la musica è bassissima.
L'ultima cosa che vi consiglio, è un posto dove potete andare per il dolce, come ho fatto io, ma anche per mangiare altre cose, purtroppo sempre piuttosto di fast food. Questo adorabile posto è una delle due Vegan Bakery, in una strada dal nome assurdo chiamata Tantarantana, nel quartiere del Born. La loro pagina Facebook offre molte più informazioni del sito, se ve ne servono. Fanno dolci americani soprattutto, quindi brownies, cupcakes, e compagnia bella (buonissimi, densissimi e cioccolatosissimi). Il décor anche qui è caruccio, colorato e piuttosto eccentrico, dato che ci sono lampadari sbrilluccicosi e putti dorati qua e là - putroppo a me piacciono i mattoni a vista, e mi faccio conquistare da quelli. Fanno anche un ottimo caffè, quello dell'amico Riccardo Illy, e naturalmente se volete un cappuccino niente latte, ma potete scegliere tra latte di riso e latte di soia. Potete anche sedervi fuori, nelle belle giornate, e guardare il viavai di gente.
Hmm. Direi che è tutto. Buona mangiata, gente, salutatemi la città!
Che fame che mi hai fatto venire!
ReplyDeletepenso che a lisbona sia anche più difficile mangiare vegetariano! per loro vegetariano è pesce o prosciutto -.-
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