The Future

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The Future è il secondo film di Miranda July, quella che qualche anno fa ha fatto You and Me and Everyone We Know, artista poliedrica, ma soprattutto stralunata assai. Mi piace, scrive libri, fa film, fa performance, forse dipinge anche.  
Ho visto il suo nuovo film  film alla Viennale a ottobre, o novembre, o quand'era, e devo dire che mi è piaciuto. Parla dei due che vedete qui a fianco, lei insegnante di danza con aspirazioni ben più grandi, lui che lavora da casa come assistenza IT. Decidono di fare il passo: adottare un gatto. Il film racconta come decidono di fare il meglio della propria vita "libera" rimanente, nel mese precedente all'arrivo del micio. Ovviamente metafora di altro, come ha detto la Miranda anche in alcune interviste. Abbandonano quindi i loro lavori e cercano di prendere tutto il meglio che possono dalla vita per 30 giorni.
Il film è lunare e un po' malinconico, ma a me è piaciuto. Forse perché parla proprio di due persone in quella fase in cui si decide se diventare grandi o no, e se sì, dovecomequando, e mentre fa questo ci sono incursioni nell'umanità più stramba, nonché nel soprannaturale - il personaggio di Jason, as esempio, scopre di avere il potere di controllare il tempo.
E' stato strano vedere il film insieme a una coppia di amici messi più o meno come noi, e come loro, quelli del film. Si abita insieme da un po', si lavora, e intanto sotterraneamente, mentre si fa altro, si riflette su cosa fare per quanto concerne, ecco, quella che la gente avanti chiamerebbe la big picture. Tipo che Nikolaj Cernysevskij, col suo Che Fare? ci fa una pippa.
La prima parte del film, in particolare, è assurda, assurda per come mi ha fatto sentire come se sti due capelloni mi si fossero infiltrati in casa, per poi mettere in scena un sacco del mio quotidiano, perché questi due sono assorbiti l'uno dall'altra come, in fin dei conti, lo sono anche io con l'asburgico per tante, tantissime cose. Qualche volta capita, coi film, e sono quei film che ti rimangono, e che ti fanno stare lì a riflettere ancora, due mesi dopo che li hai guardati.
Bah. Fine del post spettinato. Morale: andate a vedere questo film, ma se convivete con il compagno o la compagna da qualche anno, siete nella fase anagrafica 27-35, direi, e vi chiedete checcazzo fare di voi stessi, sappiate che mediterete assai dopo aver visto il film della Miranda.
Detto ciò: vado a lezione. Ah, e naturalmente sono innamorata di Hamish Linklater, quello che controlla il tempo. Mettetemi davanti uno spilungone capellone con gli occhi grandi e io finisco così. Cojona così. 

2 comments:

  1. sembra carino! ma ho cercato, non c'è in italiano (e non l'ho trovato neanche con i sottotitoli)

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  2. sì, a me come hai letto è piaciuto moltissimo! qui a Vienna è al cinema ora, quindi ci vorrà un po' prima che arrivi in DVD. magari tra un mese o due esce al cinema anche a Lisbona?

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