Una piacevole festa di tarda primavera

è dove sto andando ora. E' il secondo anno che viene organizzata intorno a inizio giugno. I poveri si illudono di vivere in un luogo dove esiste anche il concetto di estate, e ogni anno vengono smentiti, dato che la festa - en plein air - si svolge *sempre* puntualmente sotto un cielo che promette tempesta, con un vento che ti porta via brownie e affini da sotto il naso. A causa di ciò, chiaramente, ho voglia di andarci, ma allo stesso tempo anche no, perché (losolososonoripetitivamaancheiltempoloè) ho freddo.

Quindi stasera il mio abbigliamento da festa è una cosa di questo genere: 

http://www.steamfantasy.it/
In questi giorni mi sto rendendo conto di come e perché la mia femminilità, da che abito qui, è andata a farsi un giro ai Caraibi e non è mai più tornata.
Io sono freddolosa.
Se ho freddo, mi vesto come un alpino, o un palombaro, appunto. Anche da adolescente, mai stata di quelle lì mezze gnude che si aggiravano pel mondo con i reni di fuori. No. Io mi copro.
E quindi ecco - non sono femminile per niente. Non metto le ballerine perché ho freddo ai piedi, e insomma sì. Tacchi niente, che devo sempre camminare duecento chilometri. Ora sto uscendo con gli stivaletti soliti e la mia fedele giacca antipioggia, e il mio fedele basco viola. Per una festa all'aperto. In giugno.
Eh.
Mi sa che il fedora color pesca lo parcheggio in attesa di tempi migliori - che con gli sbalzi propri di questa città potrebbero anche essere dopodomani, con 15C in più da un giorno all'altro. Speriamo. 

Fatemi prendere anche una pashmina, già che ci sono. 
Sigh. 

2 comments:

  1. Io quest'anno ho portato la giacca a vento da ottobre a ieri ... Quando sono tornata in Spagna a febbraio e mi sono messa il cappottino e ho scoperto di avere ancora un corpo sotto le montagne di vestiti è stato uno shock!

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  2. e adesso l'hai rimessa la giacca a vento...?

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