Oh,
eccomi. Il fatto che abbia scritto pochino e' perche' sono occupata a
fare altro, tipo, leggere su un'amaca al vento, con un cane per lato
e un gatto miagolante che mi passeggia intorno. Quando non faccio
quello, faccio altro, tipo andare in spiaggia, che e' una cosa molto
meno intuitiva di quanto si creda, dato che il nostro ostello e'
inculato in collina: non c'era molta altra scelta, dato che e'
l'unico ostello di tutta l'isola. Il resto dei posti sono
tutti resort, una cosa che posso gia' dire dopo qualche giorno e'
che
Curaçao
non e' un posto per barboncelli appiedati e spatentati provvisti di
zaino.
Ci
sono gli autobus, e' uno di quei buffi sistemi ibridi dove ci sono le
fermate ma non si sa mai quando l'autobus arrivera', ne' quanto ti
verra' a costare. Quindi, per questo andare in spiaggia e' arduo,
come dicevo prima: pero' basta prendere la cosa con filosofia e
chiacchierare nell'attesa. Quello che e' piu' fastidioso, invece, e'
che alle spiagge si arriva solo con la macchina, quindi nei prossimi
giorni ne affitteremo una e andremo in esplorazione.
La
natura dell'entroterra, al contrario delle spiagge (bellissime, acqua
trasparente e palme e tutto) e' molto piu' arida e dimessa di quanto
mi aspettassi, considerato quanto siamo vicini all'equatore mi
aspettavo un clima umido e tanta vegetazione. Invece, l'interno e'
pieno di alberi rinsecchiti, tanta polvere, catapecchie, cactus e
agave, inatteso, insomma. Ovviamente guidano tutti come dei pazzi
disturbati, l'altra sera tornando dalla spiaggia il nostro autista
d'autobus guidava velocissimo nella notte, raccontando barzellette
all'amico che gli faceva compagnia: i due si spanciavano dal ridere,
e chiaramente l'autista non guardava dove andava, ma
sembra sia sempre lo stile di guida standard, quando si viaggia!
Siamo
stati molto fortunati per quanto riguarda i compagni in ostello,
abbiamo incontrato due berlinesi in gamba che ci mancano un sacco, perche' sono gia' andati via in Colombia. Tutti e due grafici, tutti e due berlinesi veri, che se ne incontrano pochi: uno di al di qua del muro, l'altro dell'al di la' del muro, entrambi tipi intellettualmente molto stimolanti. Quel mondo germanico che fa si' che in fin dei conti Vienna mi piaccia, insomma.
Poi c'e' il ventenne
olandese di cui vi ho gia' parlato (che e' carinissimo, a parte le
lacune di cultura generale e comunque ha una curiosita' che alla lunga lo aiutera' piu' della scuola), e un signore che e' praticamente lo zio
di tutti: un tedesco dell'eta' di mia madre, che ogni tot prende e
viaggia per il Sudamerica per i fatti suoi, senza parlare spagnolo e
con poco inglese, un grande! Anche se ogni tanto mi sembra di essere con uno studente, perche' praticamente con lui facciamo tutti lavoro di mediazione culturale: tipo, quando gli devi spiegare per tre volte di fila che no, non paghera' la commissione su quel prelievo al bancomat, anche se lui e' convinto di si', perche' la Germania a occhio e croce e' Unione Europea e qui tecnicamente pure. A parte lo sfinimento di alcuni momenti pero' e' un buono.
Tutti
insieme girelliamo ed e' un gruppo divertente proprio perche' e'
cosi' disomogeneo per eta' e interessi, ma alla fine si chiacchiera
tutto il giorno e molta della sera.
L'ostello
e' su in collina, come ho detto, e anche lui un po' sgarrupato per
restare in tono con l'isola: il suo pregio principale e' la
popolazione di cani e gatti, che ti tengono compagnia anche quando
tutti sono scomparsi (tipo ora.)
Domani andiamo a esplorare un'isoletta disabitata qui vicino che si chiama Klein Curaçao, e poi i tre giorni successivi prenderemo la macchina per andare nelle spiaggie piu' belle a fare snorkeling e a diventare scuri, o rossi (nel caso dello zio tedesco.)
Quasi dispiace di avere gia' il volo per il Paraguay, perche' non mi spiacerebbe andare a Porto Rico o a St. Maarten, mi sta incuriosendo il mondo caraibico. Magari sulla via verso nord, tra qualche mese. Vediamo, dai. (Che e' sempre piu' il mio motto di vita.)
Madonna non sai che invidia noi qua a beccarci l‘autunno e te lì a goderti l‘eterna estate....
ReplyDeleteBella lì
eh socia dai, scaldati leggendo e pensando a me che cuocio al sole aspettando l'autobus! oggi stabilito il record di 45 minuti di attesa per UN autobus. tipo che se non sei paziente lo diventi ;D
DeleteMI mandi un'aria di vacanza spensierata. Che bello! Divertiti stella!
ReplyDeletesara' fatto, Abla, grazie!
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