Sbarbati ma tosti. Pensiero per O.

Oggi ho avuto occasione di parlare un po' con alcuni degli sbarbati afghani (e un somalo) in classe. E' sempre interessante parlare con le persone che vengono da paesi come questi, un po' perché ti rendi conto di come, per certi versi, un'italiana abbia spesso più a che spartire con loro, per quanto riguarda per esempio i concetti di ospitalità e i modi di rapportarsi nel quotidiano, che con gli autoctoni di qua - anche se non per tante altre cose quali ad esempio il merdoso machismo imperante nelle loro menti.

In particolare oggi ho chiacchierato molto con O., che è di famiglia afghana, nato in Iran e arrivato qui da solo a sedici anni. Ovviamente non l'ho fatto, ma era da abbracciarlo, da quanto ti risveglia l'istinto materno/sorellonesco uno sbarbato del genere che ti racconta di come è arrivato per i fatti suoi e ha dormito per strada le prime settimane che era qua. In mezzo alla cazzaritudine dei suoi colleghi spicca perché tenta di studiare tanto, guarda le serie in inglese, fa un sacco di domande, ed è interessato; lui ed A. chiedono, approfittano del corso, si vede che vogliono imparare e che sanno perché. 
Io ho parlato con O. e poi ho pensato a com'ero io, sbarbata fortunata che a sedici anni abitavo con la mamma e il papà e insomma... Capisci quanto sei fortunato, e ammiri la forza altrui. Come ho detto, veniva voglia di coccolarselo un po', dato che il discorso è partito perché lui mi ha chiesto se ero stanca, e io gli ho detto che soffro di insonnia. Lui sa che sono italiana e a fine lezione viene da me e mi fa: non riesci a dormire perché pensi alla tua famiglia, magari ti mancano? Anche io non dormo quando mi succede, penso troppo. Magari devi pensare meno anche tu.

Ammazza quanto ha colto nel segno, il ragazzo, sul fatto che penso troppo. E poi me lo sono immaginato insonne che pensa a mamma e papà, e boh. Mi è venuto un nodo alla pancia. Non so se lo rivedrò perché era una sostituzione, ma spero con tutto tutto il mio cuore che le cose vadano bene per lui, nella sua vita, e che riesca a fare tutto quel che desidera.

2 comments:

  1. Mi sono commossa... Sei fortunata ad avere a che fare con tante persone diverse, ti arricchisce molto questa esperienza. Ti conosco solo attraverso le pagine di questo blog ma sembri davvero una gran bella persona.
    (P.s. già provato con la camomilla? Magari non fa dormire di botto ma calma un pochino i pensieri.)

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  2. Ehi Ciccola, grazie :)

    ho scritto appena O. se n'è andato, quando ero ancora in classe. era l'unico modo di sciogliere il nodo allo stomaco - inizio un corso in quella sede settimana prossima e magari in pausa li vado pure a trovare, gli sbarbati. due o tre sono dei cazzari patentati e fastidiosi, ma altri tre o quattro invece risvegliano il mio istinto da (ex-)attivista di Amnesty... e comunque sì: insegnare è bellissimo, e io sono fortunata, e lo so che lo sono!

    per l'insonnia ho le goccine omeopatiche, da due-tre notti aiutano, la mia insonnia è ciclica. ma grazie!

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