Ritorno alla Steppa

Sono tornata nelle steppe dell'Asburgica. Le steppe dell'Asburgica mi hanno accolto con: 5C, che per qua è caldo. Cielo azzurro e sole, che per qua

Baja California Sur, Messico

viaggi.guidone.it Tutta colpa di Pino Cacucci. Se non avete letto La Polvere del Messico, edito

Shinto Pathway, Santuario di Fushimi Inari, Kyoto, Giappone

http://www.flickr.com/photos/wonderingphotog In questi giorni sono tornata all'ovile. Notoriamente,

Yee Peng Festival, Chiang Mai, Thailand

http://www.flickr.com/photos/tom_ruaat La wanderlust non accenna a diminuire. Poi vedo foto

Ci sono ancora, eh. La mente debole non ha ceduto.

E' solo che l'autunno mi butta giù. O meglio, inverno, chiamiamolo inverno che tra tre giorni ci siamo

Grugno

'sti giorni sto così. E' calato l'inverno. Le massime sono a tre vertiginosi gradi. Alle quattro

L'insonnia è robina da poco,

per molti. Per me no. Quando per settimane ogni notte vai a dormire non prima di mezzanotte, fiducioso

Ecchecazzo, Blogger! /2

Hai perso di nuovo tutti i blog che seguo. Ma che diavolo di reading list è se me la scancelli un

Donna 'striaca avventurosa in Islanda

Made in Iceland è un video di Klara Harden, giovane donna di cui non so nulla, a parte che è autoctona

Amarcord

Oggi il mio ipino ha messo questa, e mi sono ricordata di quella volta che in porta Genova

La cousinade della cuginitudine

La maggior parte degli italiani che mi vengono in mente in questo momento, quando gli nomini il

Due vittime in meno di una settimana.

Questo è quel che succede, quando in meno di una settimana vengono a trovarti a casa prima un francese

Hai visto mai.

Ciao, Papi? (e Forza Panino, anche.) Hai visto mai che Silvio va a casa? E hai visto mai che stavolta

L'esaustitudine

E lo so che non esiste, 'sta parola. Ma descrive bene come mi sento oggi. Dopo essere stata svegliata

Scaffali aperti e letture bloccate

A Vienna c'è una roba chiamata Offener Bücherschrank, che significa scaffale aperto. Ce ne

Ma vai a lavorare, vah.

Vai a lavorare, Natalia. Vai a lavorare, a tradurre il tuo avvincente manuale sul progiect manadgment, invece che sistemarti i blog che leggi dentro

Bravo, Blogger.

Carina la nuova veste grafica. Però mi hai appena cancellato tutti i blog che avevo nella reading list. FUUUUUUUUUUUUU. E

La rivoglio così.

Vienna, 11 settembre. 29C. Se ci fossero un'estate o una primavera perenni, sulla città, io

Anche lo stomaco vuole la sua parte/2

Stasera, uno dei piatti preferiti. Ormai siamo arrivati, siamo arrivati all'orrido momento dell'anno

Il problema, coi giorni di festa nazionale, è che...

...nei giorni intorno alle suddette feste nazionali, se lavori come me, lavori come un cane. La media

Anche lo stomaco vuole la sua parte/1

Aloo Ghobi Tart La base per le cibarie di stasera: Aloo Ghobi. Che però poi piazzo in una pasta

Gheddafi e dittatori assortiti

A me Gheddafi è sempre stato sulle palle. Come amnistiana, so quello che ha fatto, in Libia, e non

L'importanza del biglietto da visita

No, perché in effetti finisce invariabilmente nel cestino, credo, qualche ora dopo che lo dai al destinatario.

Non tornerò dall'estero, pare.

Come mi chiedevo qui, ogni tanto qui a Vienna mi assale la domanda: ma io tornerò mai dall'estero?  Dopo

Quando tornerai dall'estero

Mi sono ricordata di questa canzone qualche giorno fa. Il modo di cantare di Vasco Brondi mi lascia

Il fantasma del compleanno passato

Tornata da un uichénd nella ridente cittadina di Brno, Vienna oggi si è presentata col

Tutta colpa loro.

Tutta colpa sua, se mi è venuto il prurito ai piedi, il ballo di San Vito, chiamatelo come vi pare.  Colpa

Con un po' di ritardo, dato che non è proprio breve - quasi due ore - mi sono guardata una puntata di questo programma di Rai Tre chiamato Presa Diretta, nello specifico la puntata chiamata Generazione Sfruttata. Mi sono sentita chiamata in causa, dato che ho 28 anni, non ho mai avuto un contratto se non a progetto e ho fatto stage assortiti per i miei studi e anche dopo. 

Ragazzi, che depressione.

Un paese sull'orlo del disastro, mi sembra, visto da fuori, e me lo chiedo da tanto. Cioè: com'è che da noi non si sono visti disordini e bailamme come in Grecia? Dove sono gli indignati in stile madrileno? Dove cacchio sono i giovani italiani, perché non si arrabbiano? Mi si dirà, sono troppo presi a sopravvivere. Beh, mica tutti. In tanti sono troppo presi a farsi l'ape, con la generosa Mancetta Maledetta che li tiene nel sonno e nella bambagia. Non sono mai stata una spaccatrice di vetrine, né una manifestante appassionata, il massimo della mia azione politica è stato fare tavolini informativi per Amnesty Italia su cose come la Birmania o le esecuzioni in Cina e negli USA, sulla violenza sulle donne, cose del genere. Però ogni tanto mi chiedo: ma come mai da noi non c'è un'incazzatura su larga scala? Sono tornata in Italia poco tempo fa, e ho sentito un sacco di cose sconfortanti e incontrato tante persone preoccupate. 

Quelli della mia fascia d'età si preoccupano perché non gli rinnovano i contratti, perché li pagano una miseria o non li pagano, perché sono troppo giovani (a 30, 32 anni??? macheccazz'), perché.
Quelli dell'età dei miei genitori si preoccupano perché hanno paura di perdere il lavoro a tre anni dalla pensione e a 54 anni chi ti prende. 
Quelli più giovani di me in tanti casi vanno a farsi i corsi di lingua perché pare che il megatrend di prendere e andare fuori dai confini della terra dei cachi continui, e si moltiplichi. Tipo mio cugino futuro ing, che guarda caso ha pensato bene di mettersi a studiare il tedesco, che non si sa mai. 

Quindi io ogni volta che torno in Italia mi sento emotivamente a casa, ma per tante cose guardo la realtà con gli occhi stralunati di una che dice: "EH?!?" E il fatto è, come dice il ristoratore italiano a Barcellona intorno alla ora e zero-sette del video che ho linkato, è che più tempo passi via da casa, più sei fuori dal nètuòrk di conoscenze che ti garantisce la sopravvivenza, e più è difficile tornare. 
Io a volte me lo chiedo: ma se non ci fosse M, io dove sarei? E se ci penso molto, molto onestamente, cercando anche di non mentire a me stessa, mi dico che forse la risposta è: non in Italia. Comunque. Perché per quanto ami la mia cultura e la mia lingua, che infatti insegno, non ho la pazienza di vivere in un paradosso, perché ho vissuto altrove, dove magari è più sonnolento e meno vibrante, ma non riesco a pensare di tornare in un ginepraio.

Io sono
a) una donna
b) ho meno di 30 anni
c) sono bionda e piuttosto procace
d) sono anche piuttosto intelligente. Modestamente.  
A parte alcuni rari campi, come quello dove già ho lavorato (da precaria) dell'insegnamento ad adulti, cioè l'unico che mi abbia mai pagato qualcosa in Italia, penso che se finissi in una delle tante piccole medie industrie che animano la nostra italica economia, verrei trattata come una porastronza. Perché sono giovane - quindi imbecille a prescindere, che in Italia s'è ragazzi fino a 40 anni - sono femmina, e quindi cazzo ci faccio al lavoro senza sculettare e che non mi azzardi a fare un figlio, e sono pure una rompicojoni, quindi non penso che avrei vita semplice. 
E se mi lamentassi di tutto ciò sarei pure una puritana, che è peggio che dire zoccola nell'italia di oggi. Minuscola volontaria. Sarei considerata una specie di femminista frigida che non si depila la patata, perché mi lamenterei della costante presenza di tetteculi per strada e in TV, per vendere tutto, e pure sul posto di lavoro, per allietare i colleghi. Ahò. Non fa per me. 

Sì. Più ci penso, più sento le notizie da casa, più vedo documentari come questo, e più capisco che anche no. L'Italia non è un paese per giòvini, a mio avviso. Per molti versi neanche l'Austria lo è, ma almeno qui tra uno smadonno e l'altro perché è freddo e buio e c'è il ghiaccio e loro sono psicorigidi e servono i diplomi pure per pulire i cessi, metto da parte un po' di soldini a fine mese, diobòno, e mi mantengo senza chiedere niente alla mamma. 

Fatemi andate a leggere la Dominque Manotti, che è meglio. E voi smettetela di votare sto cazzo di PdL, che ha rotto i coglioni. Che io sono tornata dalla Turchia tre anni fa per fermarli a spese mie e voi li avete votati lo stesso. 

GGGGHH. Io detesto Nanni Moretti, che è un bravo regista ma un tipo saccente, ma da qualche anno, miei cari compatrioti, mi fate sentire così: 


Un italiano vero

Mi sono appena accorta che, delle inspiegabilmente scarsissime visite al mio interessantissimo blog,

Meteoropatia e plurime attività culturali

Pareva troppo bello che durasse l'estate fino al mio compleanno. Quindi, giusto una settimana prima

Altes AKH

Eccomi di nuovo. Non è che ho scritto un blog dai minuti contati per essere spiritosa. L'ho scritto

Perché in Italiano?

Nella noia dell'altra domenica, mentre decidevo se aprire o no un blog, spulciando tra i template in rete, mi chiedevo anche: ma se apro sto blog,

Vita da frilèns

Insomma, a sedici, diciotto anni voi dicevate: io non starò mica sempre qua.Io esplorerò il mondo,

contromano

Dopo due anni in questa città, per la prima volta oggi ho avvistato un tamarro - motociclista, vestito di pelle - sgommare e andarsene tomo tomo cacchio

oppure,

Puoi andare da Kuchenloch, e ingurgitare torta alle pere e papavero. Kuchenloch è un casotto in un

cosa fa...

Cosa fa una giovane donna, in una domenica pomeriggio di luglio che sembra ottobre, malata da una settimana? Rantolante scazzatella vagamente annoiata?